
Cascina San Francesco. Operai e mezzi in pista
Nella giornata di lunedì sono iniziate le operazioni di pulizia e sistemazione dell’area San Francesco, dov’è stata presentata una proposta di variante urbanistica per la costruzione del nuovo stadio del Milan. Il repulisti, a cura di SportLifeCity-Milan, era già stato annunciato e consiste nello sfalcio dell’erba e nella rimozione dei rifiuti abusivi. In programma anche la posa di una recinzione. Operai e mezzi di cantiere sono stati avvistati, in particolare, nel comparto Nord, attorno all’ex cascina San Francesco.
Gli interventi sono stati pianificati in accordo col Comune di San Donato e la Polizia di Stato anche per liberare il sito dai flussi di pusher e sbandati che oggi vi gravitano. "Si tratta di un segnale di attenzione al territorio", osserva l’assessore ai Lavori pubblici Massimiliano Mistretta, ricordando che "attualmente quel luogo è un crocevia della droga". In concomitanza con l’avvio dei lavori, gli attivisti di Wwf, comitato "no stadio" e associazione Borgo di Chiaravalle hanno organizzato un sit-in di protesta davanti all’area. Il timore è che i lavori prevedano anche l’abbattimento degli alberi. "All’interno del sito insistono due spazi ambientali da salvaguardare - spiega il presidente locale del Wwf, Giorgio Bianchini -.
Si tratta di una zona umida e un’ulteriore area alberata. Secondo gli esperti, entrambe sono ascrivibili a bosco". Supportato dallo studio legale Dini-Saltamacchia, il Wwf diffida dunque dal procedere con eventuali opere di disboscamento, "in assenza di un’adeguata istruttoria e idonea verifica dello stato dei luoghi". La diffida, indirizzata in primis alla proprietà del terreno, è rivolta anche al Comune di San Donato, alla Prefettura di Milano, a Città Metropolitana e alla Soprintendenza al paesaggio.