Irruzione di CasaPound in Consiglio comunale: "Sala dimettiti". Scontro coi centri sociali

Blitz a Palazzo Marino del movimento di estrema destra mentre all'esterno era in corso il presidio degli antagonisti "Nessuno è illegale"

Scontri fra centri sociali e polizia (Lapresse)

Scontri fra centri sociali e polizia (Lapresse)

Milano, 29 giugno 2017 - Blitz dei militanti di CasaPound al Consiglio comunale di Milano. Un gruppo di militanti del movimento di estrema destra, circa una trentina, si è alzato nell'area riservata al pubblico urlando "dimissioni, dimissioni" all'indirizzo del sindaco Giuseppe Sala, contestandone il coinvolgimento nell'indagine su Expo. Lo stesso concetto è stato ribadito in uno striscione, esposto dai militanti, e in alcuni volantini distribuiti tra il pubblico.

A Palazzo Marino si è scatenato il caos. Hanno reagito in particolare i consiglieri Paolo Limonta di Sinistra X Milano e Basilio Rizzo di Milano in Comune. Il gruppo di manifestanti è stato quindi allontanato dall'aula ma trattenuto momentaneamente nell'androne di ingresso di Palazzo Marino; all'esterno, in piazza Scala, si stava infatti svolgendo il presidio "Nessuno è illegale" organizzato dal centro sociale Il Cantiere e dal comitato abitanti di San Siro e si temevano scontri. I militanti di estrema destra ed estrema sinistra si sono dunque casualmente quanto pericolosamente incrociati e fra i due gruppi sono volate parole grosse e anche qualche spintone, ma il tempestivo intervento della polizia, che è dovuta ricorrere ai manganelli per separare le due fazioni, ha evitato che scoppiasse una vera e propria guerriglia proprio sotto Palazzo Marino. L'ingresso della sede del Comune è stato a lungo presidiato dalla polizia locale e dalla poliza di Stato in tenuta antisommossa.

Duro il commento di Limonta, affidato al proprio profilo Facebook: "Un gruppo di fascisti di Casa Pound è entrato tra il pubblico durante la seduta del Consiglio Comunale e ha inscenato un'indegna gazzarra con tanto di saluti romani e urla. Sono intervenuto andando verso di loro e gli ho ricordato, non proprio sottovoce, che i fascisti qua dentro non possono entrare e non hanno alcun diritto di parola. Non starò mai zitto su questo. Milano è antifascista e lo sarà sempre. Io sono antifascista e lo sarò sempre". In serata è quindi arrivato, sempre via Facebook, anche il commento dello stesso sindaco Giuseppe Sala: "Quanto accaduto oggi in Consiglio Comunale è inaccettabile e di certo non ci faremo intimidire da nessuno, tantomeno da CasaPound. L'aula resterà sempre luogo di dialogo e democrazia, non accetteremo ulteriori atti vili come quelli visti oggi". 

 

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