
Foto di gruppo per il gran finale
Milano, 1 aprile 2017 - «E vissero tutti sazi e contenti». I ragazzi di Casa Surace, Pasqui, Ricky & Co, insegnano a «cucinare n’Coop» a Milano. Si sono messi per la prima volta ai fornelli al «FiorFood-Supermercato del Futuro Coop» del Bicocca Village cucinando pasta all’amatriciana per oltre 200 fan e avventori. «Milanesi e terroni di tutta Italia buonasera – l’ingresso a suon di tarantella -. Siamo qui per fare un esperimento, per portarvi la prima ricetta multimediale d’Italia fatta da chi sa mangiare bene, e per dimostrare che siamo tutti del Sud».
In pentola il frutto della legalità, con i prodotti Libera Terra provenienti dalle terre confiscate alla mafia. Si ride di gusto, con i loro sketch sui «terroni fuori sede» che li hanno resi celebri su YouTube, ma il pensiero è rivolto alle popolazioni colpite dal sisma alle quali è stato dedicato il piatto principe e devoluto il contributo dei commensali. Un mix possibile? «Certo che sì. La ricetta la sappiamo – sorride Alessio Strazzullo di Casa Surace –. I nostri video fanno ridere ma hanno anche un intento: unire Nord, Sud e Centro. Raccontiamo l’incontro di persone di provenienza diversa che si trovano a condividere la stessa casa. Il nostro Nord “versus“ Sud in realtà è un incontro, mai uno scontro».
«Ci sembrava il giusto connubio unire alla serata una finalità sociale», spiegano da Coop Lombardia, che ha ospitato l’evento. Ricetta riuscita, insomma, come le battute di Casa Surace, che solitamente nascono così, attorno allo stesso banchetto, a stomaco pieno. «In genere il nostro pubblico ci segue dietro lo schermo – continua Strazzullo – adesso per la prima volta mangiamo con loro, pubblicamente. L’idea ci diverte tantissimo». Tutto esaurito per la prima prova culinaria di Casa Surace, che ovviamente non poteva iniziare in orario. «Siamo in elegante ritardo. Ma perché voi mangiate alle 19,30 e se c’è un appuntamento alle 19 avete il vizio di arrivare puntuali o anche alle 18.55? Ma che problemi avete?», uno dei loro tormentoni. Attorno alle tavolate tanti giovani ma anche famiglie al gran completo, nipotini e nonni. L’ospite più piccola ha due mesi. «Vediamo casa Surace insieme e ci fanno ridere tantissimo con le loro battute su Nord e Sud», raccontano Elena e Riccardo, a cena con mamma e papà. Sono informatissimi sulla serata: «Sappiamo che oltre a divertirci diamo una mano ai terremotati e in più mangiamo prodotti di Libera Terra, che conosciamo già perché la mamma li cucina e ci spiega sempre che sono ingredienti della legalità. Non potevamo mancare».