ANNAMARIA LAZZARI
Cronaca

"Odissea per trovare casa perché siamo lesbiche"

Il racconto di una coppia pugliese che ha scelto di trasferirsi a Milano: hanno rifiutato di affittare l’appartamento per il nostro orientamento sessuale

Chiara e Federica, 25 e 30 anni

Milano, 28 agosto 2020 - «Hanno rifiutato di affittarci una casa in zona Crescenzago perché il nostro amore è diverso». Chiara, operatrice sociosanitaria di 25 anni, e la sua compagna Federica, 30 anni, che frequenta il corso di Oss, sono convinte di aver subito a Milano un episodio di discriminazione: il loro post pubblicato sui profili social è diventato virale in poche ore. Sono entrambe di origini foggiane ma si sono innamorate in Lombardia: da qualche mese vivono a Piacenza. Il loro sogno però è trasferirsi a Milano. Chiara per motivi di lavoro, mentre Federica perché sotto la Madonnina sta terminando la sua formazione. Pensavano che la ricerca di un nido d’amore si sarebbe conclusa in fretta. Si è invece tramutata in un’odissea: «Ogni volta che specificavamo che eravamo una coppia, al telefono ci dicevano che la casa per noi non era disponibile».

L’ultima volta sembrava diverso: «Abbiamo trovato un annuncio di un privato su Idealista.it per un bilocale a Crescenzago, a 850 euro di canone. Abbiamo telefonato alla proprietaria. Giovane e affabile, pugliese come noi due. Le abbiamo detto da subito di essere fidanzate. Abbiamo fissato un appuntamento per la mattina di lunedì 24 agosto: la casa ci piaceva e le abbiamo detto che le avremmo dato conferma a breve. Il pomeriggio l’abbiamo contattata per bloccarla ma la proprietaria ci ha spiegato che l’appartamento l’avrebbe affittato a una sua amica che, essendo da mesi interessata, aveva una sorta di diritto di prelazione», racconta Federica. 

A Chiara però la cosa non quadra e intuisce che dietro ci sia un atteggiamento omofobico. «Due le prove. Il giorno dopo, il 25, ha pubblicato il medesimo annuncio specificando che l’appartamento fosse “libero da subito“. Non contente abbiamo chiesto a una nostra amica di telefonare. Ha raccontato di avere un fidanzato e la proprietaria si è resa disponibile nell’affittarla immediatamente, anche abbassando il prezzo». Chiara cerca a quel punto di mettersi in contatto al telefono per avere un chiarimento civile «ma per tutta risposta quella donna, dopo aver ancora confermato di averla affittata alla sua fantomatica amica, ci ha bloccato messaggi e chiamate». Le due ragazze non si sono abbattute né hanno mai pensato che sia Milano ad essere «indietro»: «È una città dove si respira libertà». E infatti la loro «ostinazione» è stata premiata: «Abbiamo trovato un altro appartamento, sempre a Crescenzago ma ancora più bello. I proprietari? Una coppia quarantenne con una bimba. Del nostro orientamento sessuale a loro non importa».