A metà luglio il sindaco Diego Torri aveva promesso che i nonni sarebbero tornati alla casa di riposo, a Trezzo, entro i primi d’agosto, e così sarà. Anzi, in anticipo, il trasloco sta per terminare.
Gli ultimi ospiti lasceranno oggi le strutture che li avevano accolti, dopo che il 23 giugno il tetto provvisorio dell’"Anna Sironi" aveva "pianto" allagando l’Rsa sotto il peso di piogge torrenziali.
La nuova Amministrazione non si era ancora insediata quando era scoppiato il caso nella struttura di via Nenni, dove ci sono lavori in corso. Così le case di Cernusco, Cassano, Milano, Gorgonzola, Cavenago, Cinisello, Marcignago avevano aperto le porte agli anziani trezzesi. "Ora usciamo dalla fase dell’emergenza, tutto è in sicurezza - dice il primo cittadino -. Non avrebbe potuto essere diversamente: le opere di ampliamento e ristrutturazione dureranno almeno un altro anno". Le bombe d’acqua "sono state un battesimo del fuoco per noi - sottolinea l’assessore alla partita Stefano Crespi -. il rientro è un bene per gli anziani e per le loro famiglie sollevate da disagi e preoccupazioni". Per tutti sono state giornate difficili, a spostare letti e ospiti sono arrivati carabinieri, protezione civile, vigili del fuoco: un grande lavoro corale per proteggere i più fragili.
Da allora è cominciato il monitoraggio del cantiere per evitare che con il clima impazzito possano esserci altri problemi. A fine restyling i posti a disposizione saliranno a 76, 16 in più di oggi e a 40 al centro diurno, 10 più di adesso.
Un investimento da 3 milioni, in project-financing, accordo pubblico-privato con il gestore, la cooperativa Crm. L’intervento è cominciato nel 2021, dopo il buio della pandemia.