BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Casa di Comunità “ponte”. Via al taglio del nastro : "Qui le cure sono su misura"

Spazi per i medici, un pediatra , 10 infermieri e uno sportello di valutazione dei casi. Struttura all’ex Ferb a due passi dall’ospedale: l’obiettivo, avvicinarci alla gente.

Casa di Comunità “ponte”. Via al taglio del nastro : "Qui le cure sono su misura"

Casa di Comunità “ponte”. Via al taglio del nastro : "Qui le cure sono su misura"

Le porte sono aperte in via ufficiosa dal 16 ottobre, ma oggi alla Casa di Comunità di Cernusco si taglia il nastro. Debutto per la struttura "ponte" incaricata di riannodare i fili della sanità sul territorio dopo lo strappo della pandemia, in attesa di quella definitiva, in un primo tempo compresa nella tranche di poli che via via stanno sorgendo in zona, e che poi la Regione ha deciso di posticipare. Una scelta che non era andata giù ai Comuni del Distretto che hanno fatto pressing sull’Asst Melegnano-Martesana per trovare un’alternativa nel frattempo.

È nato così il recupero dell’ex Ferb, il vecchio centro di riabilitazione, 500 metri, a due passi dall’ospedale che da un mese e mezzo è a disposizione dei pazienti. A regime nel presidio ci saranno 10 infermieri di famiglia e comunità, a loro il compito di portare a termine tutte quelle operazioni, dai punti di sutura alle medicazioni, che finora per mancanza di offerta lontano dalle corsie hanno intasato il pronto soccorso. Previsti anche due spazi per medici di famiglia più un pediatra e diversi specialisti, uno sportello di valutazione dei casi per fissare il percorso più adatto a ciascuno. "L’obiettivo - spiega la direzione - è ampliare la gamma di servizi e avvicinarci alla gente. Qui le cure sono su misura". Insieme alla Casa gemella di Gorgonzola, il polo sul Naviglio serve 120mila persone. Ci sono anche Cup e Scelta e revoca del medico nella logica di accentrare tutti gli uffici dei quali malati e famiglie hanno bisogno senza più costringerli a peregrinare da una sede all’altra. Al lavoro anche ambulatori cardiologici e ortopedici, in quell’ottica di "risposta a tutte le necessità" che spinge il cambiamento. La collaborazione con l’Azienda porterà a stringere i rapporti anche con i Servizi Sociali del Comune per una presa in carico che non trascuri nessun aspetto. "L’arrivo della nuova Casa è l’occasione per organizzare un’assemblea pubblica con i vertici di Asst in cui raccontare il significato dell’iniziativa e quel che si farà al suo interno. Un modo per spiegare lo scenario nel dettaglio - annuncia l’Amministrazione - il cammino compiuto e quello che manca per rendere le prestazioni sempre più legate ai bisogni della gente".