MONICA AUTUNNO
Cronaca

Casa di comunità, apertura parziale. Primi rientri dopo la chiusura

Gorgonzola: allarme crepe e struttura svuotata a luglio. I servizi dislocati tornano in sede a scaglioni .

Casa di comunità, apertura parziale. Primi rientri dopo la chiusura

L’ingresso dell’ex ospedale Serbelloni

Porte aperte, "trasloco inverso" di inizio settembre e primi rientri alla Casa di comunità (ex ospedale Serbelloni) di via Bellini, svuotata e “serrata” a inizio luglio quando, ad avvio lavori di ristrutturazione, erano state scoperte alcune crepe e si erano verificati alcuni episodi di sfondellamento. I primi servizi a rientrare in sede sono il centro psico- sociale, il nucleo operativo alcologia, la medicina legale per rinnovo patenti e il poliambulatorio specialistico. Era già ripresa in luglio l’attività del centro dialisi. E sono tornati nei locali dell’ex ospedale Serbelloni nel corso del fine settimana gli uffici della direzione di distretto. Rimangono per ora nelle sedi provvisorie gli ambulatori infermieristici, trasferiti in luglio all’ospedale di Cernusco sul Naviglio, e la pediatria, in attività in locali messi a disposizione a Gessate. La dislocazione dei servizi viene aggiornata in tempo reale sul sito dell’Azienda ospedaliera. In concomitanza con il ritorno a regime anche una novità, un nuovo Cup "dedicato" per l’area ambulatoriale, attivato sul medesimo piano degli spazi visita.

"In questa sede - così una nota della direzione - i pazienti che devono eseguire una prestazione ambulatoriale possono rivolgersi per l’accettazione ma anche per la prenotazione di eventuali controlli successivi". A corredo della notizia della riapertura del presidio, seppure ancora parziale, tutte le istruzioni per la prenotazione degli appuntamenti. Canali specifici, indicati sul sito dell’azienda, sono stati istituiti anche per le prenotazioni di prestazioni al punto prelievi che ha, a sua volta, ripreso l’attività a Gorgonzola ieri e che è a sua volta stato dotato di una postazione di accettazione dedicata. Graduale ripresa delle attività, dunque, nel presidio di via Bellini, dopo due mesi di serrata totale causa lavori in corso e messa in sicurezza.

La chiusura improvvisa della Casa di comunità, da pochi mesi cantierizzata per lavori di ristrutturazione di calibro (oltre undici milioni di euro finanziati con fondi pnrr) che riguardano per ora i primi due piani del complesso, aveva suscitato interrogativi e polemiche. Interrogativi sulla natura e le cause del problema, polemiche sul disagio prodotto a utenza e personale dal trasferimento di alcuni servizi nello specifico. L’incognita, quella sul rispetto del cronoprogramma, che, sin dal principio, aveva ipotizzato una riapertura dei locali da settembre. In luglio preoccupazioni erano state espresse dalle rsu, che avevano organizzato alcuni volantinaggi.