BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Carugate e gli ipermercati, stop al tavolo sul traffico. Il comitato: grave errore

Delusione dei cittadini mobilitati contro l’espansione di Carosello: con il cambiamento climatico in città rischiamo di soffocare dallo smog

Il comitato da tempo chiede un tavolo di confronto sull’espansione dei centri commerciali in città

Carugate (Milano) – «Il tavolo sul traffico? Arenato". Delusione per il Comitato "Basta Ampliamento centri commerciali" che aveva chiesto lo studio sui flussi per dimostrare che "il Carosello extra large non sarebbe una passeggiata di salute" per Carugate e dintorni. "Ci risulta che l’iniziativa sia congelata", spiega Claudio Sangalli, portavoce dei cittadini contrari all’operazione. Dopo un primo incontro in Città Metropolitana nel settembre scorso con il vicesindaco Francesco Vassallo e i Comuni tutto tace.

A un secondo appuntamento con gli stessi interlocutori si era registrata la disponibilità del sindaco Luca Maggioni all’approfondimento. sarebbe un grave errore - sottolinea il referente - la ricerca è un tassello fondamentale della battaglia contro il cemento e per ribadire che in tempi di tragedie legate al cambiamento climatico, in città rischiamo di soffocare dallo smog che il supermercato più grosso si porterebbe in dote". È questa la storia che "abbiamo alle spalle, dal 1972 quando Carrefour, - ricorda - primo marchio della grande distribuzione installato in città, ha aperto qui. Negozi e store oggi occupano una fetta consistente del nostro territorio e un ulteriore incremento ci porterebbe al collasso".

Il tavolo ad ampio raggio era stato chiesto "proprio per calcolare l’impatto che un intervento del genere avrebbe non solo su di noi, ma in tutta l’area, le ripercussioni andrebbero ben oltre i nostri confini". Un tasto sul quale si batte da anni. "Avevamo chiesto che fosse indipendente promosso cioè dalla province coinvolte, c’è anche la Brianza, proprio perché abbia la dignità di uno strumento super partes".

Palazzo Isimbardi aveva promesso una risposta a stretto giro, "ma è tutto fermo", anche dopo una sollecitazione "fatta ormai più di un mese fa". Nato nel 2017, il movimento, appoggiato da Legambiente Martesana, punta da sempre l’indice sul progetto. "Lo scopo di una struttura più grossa è quello di aumentare il numero di clienti – chiarisce il portavoce – una scelta che ci penalizza sotto il profilo viabilistico e del benessere. Questo programma si inserisce in uno scenario difficile per l’equilibrio tra le aree urbanizzate e il suolo verde e per la qualità dell’aria, con una mobilità in crisi nera da un pezzo".