Cartelle esattoriali sotto mille euro Il Consiglio: no alla rottamazione

Il Comune respinge lo stralcio proposto dal Governo: "Questione di rispetto per chi ha pagato". Ici, Tari, oneri per pratiche edilizie, multe: l’ammontare delle quote non versate è di 1,2 milioni di euro

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di Roberta Rampini

No allo stralcio delle cartelle esattoriali sotto i mille euro, "è una questione di equità e di rispetto, stralciare queste somme significa mettere sullo stesso piano coloro che adempiono ai propri doveri pagando integralmente e puntualmente imposte, tasse, tariffe e multe con chi invece ha preferito disinteressarsene per anni, pur avendo avuto la possibilità di rateizzare quanto dovuto. Una sorta di disincentivo ad adempiere ai propri obblighi". Anche il consiglio comunale di Rho, come hanno fatto molte amministrazioni comunali di centrosinistra, ha respinto la rottamazione automatica delle cartelle proposta dal Governo Meloni.

Conti e dati dell’Agenzia delle Entrate alla mano l’ammontare complessivo delle quote non versate è di circa 1,2 milioni, un cifra importante per il bilancio comunale. In particolare si tratta di 408 cartelle Ici, Tari e oneri per pratiche edilizie per un ammontante di 532mila euro e di 396 multe per violazioni al codice della strada per oltre 630mila euro. Come è noto la sanatoria proposta dal Governo riguarda le cartelle esattoriali fino a 1000 euro, giunte in riscossione tra il primo gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015. Come è noto la norma dice che gli Enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, quindi i Comuni, possano esercitare la facoltà di non applicare l’annullamento “parziale” adottando, entro il 31 gennaio 2023, uno specifico provvedimento da tramettere all’Agenzia delle Entrate e riscossioni.

E così ha fatto il consiglio comunale rhodense, "automatismi di stralcio di questo tipo creano inevitabilmente una disparità verso i cittadini che i tributi li hanno pagati e continuano a pagarli, finendo per essere a scapito di chi rispetta regole e scadenze", ha precisato l’assessore Nicola Violante. Insomma questa opportunità sarenne una sorta di disincentivo ad adempiere ai propri obblighi.

Dunque no alla rottamazione, ma come ha ricordato il sindaco Andrea Orldani, la Finanziaria consente al cittadino che manifesti la volontà di pagare la possibilità di chiedere una rateizzazione.

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