Effetto caro benzina: più passeggeri Atm, meno traffico

Questa settimana i pendolari sui mezzi pubblici sono aumentati del 3% mentre le auto in circolazione sono diminuite

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Milano - I rincari del prezzo dei carburanti possono sortire l’effetto opposto a quello fin qui sortito dal Coronavirus? Possono indurre i milanesi a tornare ad usare con più assiduità i mezzi pubblici, là dove la pandemia li ha invece indotti a preferire il mezzo privato?

È ancora presto per una risposta che non tema smentite e resista alla prova del tempo, ma i primi dati raccolti dal Comune e da Atm sembrano andare proprio in questa direzione, sembrano dire che il controesodo sia iniziato, anche se timidamente. Vediamoli, allora. Nei primi 4 giorni della settimana in corso, quindi da lunedì a giovedì, sui mezzi pubblici si è effettivamente avuto un incremento di passeggeri rispetto alla settimana precedente: a bordo di bus, tram, filovie e metropolitane ha viaggiato il 68% dei pendolari rispetto al periodo pre-Covid, mentre la settimana precedente ci si era fermati ad un 65%. Detto altrimenti: prima della pandemia, Atm trasportava ogni giorno circa 2,3 milioni di passeggeri. Questo significa che nei primi 4 giorni di questa settimana, coloro che hanno scelto di spostarsi con i mezzi pubblici sono stati 1.564.000: 69mila in più della settimana precedente.

Questo sarebbe, indicativamente, il contingente di quanti potrebbero essersi ravveduti per effetto dei rincari della benzina. Dati, quelli appena riferiti, raccolti da Atm. E che sembrano andare nella stessa direzione dei riscontri avuti dal Comune attraverso l’Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio (Amat), che ha a sua volta siglato un accordo con Tom Tom. Per l’esattezza le rilevazioni riportate di seguito sono basate sullo studio dei tempi di percorrenza sulle strade urbane, ovvero su quanto ci si impiega a percorrere un determinato tragitto in un’ora di punta rispetto all’orario serale, quando il traffico viene meno. Lunedì si è registrato un calo del traffico pari all’11% rispetto allo stesso giorno della settimana precedente. Martedì il calo è stato del 23%, ma il confronto non può essere significativo, perché il martedì precedente c’è stato sciopero. Meglio passare a mercoledì, quando si è ripresentato lo stesso dato di lunedì: traffico giù dell’11% rispetto a 7 giorni prima. Se si tara il confronto rispetto alla giornata media del 2019, risulta che il traffico è diminuito del 22% rispetto a lunedì scorso, del 15% rispetto al martedì della settimana precedente e del 19% rispetto al mercoledì prima.

Dati significativi ma realtivi a pochi giorni. Per questo non possono ancora essere considerati come un trend stabile. "L’aumento così repentino ed elevato dei costi della benzina e del diesel può aver spinto diversi milanesi a lasciare ferma l’auto – commenta Arianna Censi, assessore comunale alla Mobilità –. Sarà necessario verificare se questo dato si stabilizza anche nelle prossime settimane, se diventa un trend. In questo frangente di aumento di prezzi, il vantaggio della nostra città è quello avere un trasporto pubblico efficiente e una platea di mezzi in sharing capace di intercettare le necessità dei milanesi".

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