
Monsignor Mario Delpini
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Milano, 5 gennaio 2021 - La luce in fondo al tunnel – e al lockdown – per almeno la metà delle persone che aveva chiesto aiuto al “Fondo San Giuseppe” c’è stata: dei 2.039 milanesi sostenuti, 1.040 non ricevono più i sussidi, perché hanno ripreso a lavorare o hanno comunque migliorato la propria condizione. Secondo gli operatori della Caritas, proprio l’intervento tempestivo ha evitato che la situazione precipitasse.
Lo strumento messo in campo dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini e dal sindaco Giuseppe Sala in primavera – per aiutare quanti rimanevano senza lavoro a causa delle limitazioni anti-Covid – ha dato i suoi frutti. Resta ora la preoccupazione per le condizioni di lavoro, spesso precarie, mentre è stato rinnovato il sostegno a 424 persone (20,8%): una persona su cinque è ancora in difficoltà; in 575 (28,2%) hanno invece presentato domanda in una fase successiva – tra settembre e ottobre – e quindi stanno ancora usufruendo della misura per la prima volta. Una misura intitolata al patrono dei papà, degli operai e degli artigiani: era nata il 22 marzo, tre giorni dopo la festa di San Giuseppe, vista l’urgenza: da allora il Fondo San Giuseppe ha erogato 3.850.900 euro, circa la metà di quanto raccolto. Partito con una dotazione iniziale di 4 milioni di euro (2 provenienti dalla Diocesi e 2 dal Comune), ha raggiunto la somma di 7.882.060 euro. Una volta approvata la domanda (che va presentata al centro di ascolto della parrocchia), il beneficiario riceve tra i 400 e gli 800 euro mensili a seconda della composizione del nucleo familiare per tre mesi; la misura è poi rinnovabile da uno a tre mesi.
Dai dati emerge l’identikit delle categorie più colpite dal lockdnown: il 37,3% di chi ha chiesto aiuto era in cassa integrazione, con cali di reddito – e ritardi nei pagamenti – che hanno reso impossibile sostenere le spese di base. Il 22,5% invece aveva un contratto a termine, che non è stato rinnovato. Il 45,2% dei beneficiari è italiano, il 54,8% di origine straniera. Spesso bussano ai centri di ascolto della Caritas coppie con uno o due figli minorenni (37,4%), il 12,9% ha più di due figli a carico. "Ciò che rende insopportabile la vita non è la povertà, ma la disperazione, non è la fatica, ma l’essere soli, sentirsi abbandonati. Il Fondo San Giuseppe non può eliminare la povertà, non allevia la fatica, ma è uno strumento per vincere la disperazione, per assicurare che nessuno deve essere abbandonato", sottolinea l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini. Rinnova la sua disponibilità "a future collaborazioni" anche il sindaco Giuseppe Sala: "Come sempre è successo nella storia della nostra città, centinaia di milanesi hanno subito risposto al mio appello di costituire il Fondo di Mutuo Soccorso per aiutare i piccoli esercizi economici che, per primi, avrebbero patito la crisi economica determinata dal lockdown – spiega Sala –. La nostra preoccupazione è stata di far arrivare questi fondi a chi ne aveva realmente bisogno nel modo più diretto possibile. Abbiamo scelto, tra gli altri, di rivolgersi alla Diocesi che, fin dai tempi del cardinal Tettamanzi aveva attivato il Fondo Famiglia e Lavoro per aiutare le famiglie e i piccoli esercizi vittime della crisi del 2008".