"Carceri senza frigo né docce San Vittore ormai esplode"

Il rapporto dell’associazione Antigone offre un quadro sulle carenze. Nell’istituto penitenziario milanese il “pienone“ rilevato è del 190%

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Le carceri italiane non sono attrezzate al gran caldo di questi giorni e ribollono. Lo sottolinea nel suo rapporto sulle condizioni di detenzione l’associazione Antigone, che si interessa della tutela dei diritti e delle garanzie nel sistema penale e penitenziario. "Ci sono al momento 3.665 posti non disponibili, con un sovraffollamento del 112%, ovvero ci sono 112 persone per 100 posti letto. Questa è la media, poi ci sono situazioni più complesse, dove i detenuti sono quasi il doppio di quelli che le carceri dovrebbero ospitare", come a San Vittore, "che ha 255 posti non disponibili e un affollamento del 190,1%; Busto Arsizio è al 174,7%". L’associazione dipinge scenari preoccupanti, con niente frigo in cella, pochi ventilatori, schermature alle finestre e in qualche caso anche carenza d’acqua. Antigone fa il quadro dei problemi che in questi giorni di caldo record aggravano una situazione sui cui già pesa la cronica necessità di posti. "Dalle nostre osservazioni – spiega il presidente dell’associazione, Patrizio Gonnella – è emerso che sono troppi i luoghi dove non si respira. Sono condizioni durissime di vita per i detenuti e per coloro che lavorano all’interno delle carceri". Più è bassa la qualità della vita più è alta la conflittualità, e si moltiplicano le notizie di aggressioni. Secondo i dati del Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria aggiornati al 30 giugno 2022 sono 54.841 le persone detenute a fronte di una capienza regolamentare di 50.900 posti. Ma i numeri nella realtà sono diversi. "Il sovraffollamento – rimarca l’associazione – è del 112%".

Come fronteggiare le alte temperature? "Il Dap, con una recente circolare, ha autorizzato l’acquisto dei ventilatori nel sopravvitto ma la loro disponibilità varia da carcere a carcere e, inoltre, il fatto che l’acquisto sia a spese dei detenuti fa sì che non tutti abbiano possibilità di comprarne uno". Nell’elenco delle carenze, il frigorifero, che nelle celle è rarissimo, in alcuni casi sono nelle sezioni. Dalla visite effettuate da Antigone, è emerso che nel 58% delle celle non c’è la doccia (anche se sono previste da regolamento dal 2005) e nel 44,4% degli istituti ci sono camere con schermature alle finestre che impediscono il passaggio d’aria. "Le riforme avrebbero potuto migliorare le condizioni di vita nelle carceri ma non ci sono state: c’erano buone intenzioni ma la legislatura si è interrotta e le intenzioni non si sono tradotte in un nuovo regolamento penitenziario", aggiunge Gonnella, che auspica modifiche. Una riguarda le comunicazioni telefoniche, che potrebbero contribuire, almeno in parte, a prevenire i suicidi. Nel 2022 si sono tolte la vita già 38 persone, 16 volte più che all’esterno. L’ altra è portare l’aria fresca con i ventilatori, per abbassare la tensione.

Red.Mil.

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