RAFFAELLA SAPORITO*
Cronaca

Capitale economica e servizi pubblici

Raffaella

Saporito*

Milano, capitale industriale d’Italia, l’alter ego di Roma, città della politica e dei grandi apparati burocratici, cosa mai avrà a che fare con la pubblica amministrazione? A ben guardare, invece, la storia di questa città, fatta di una grande capacità di attrazione di capitali, ma anche di forza lavoro e capitale intellettuale, è fortemente intrecciata con quella della sua rete di servizi pubblici, dalle Università all’edilizia popolare, dalla rete della metro ai servizi di bike sharing. Milano, infatti, da sempre attrae nuovi abitanti: per ogni 3 persone che scelgono di lasciare Milano, ne arrivano 4 e il 70% dei nuovi residenti arriva (ancora) da altri comuni italiani (Istat 2019). I servizi pubblici giocano un ruolo cruciale in questo scenario. In primo luogo, le numerose Università e le loro politiche di internazionalizzazione sono allo stesso tempo un fattore accelerante (attrarre talenti) ed anche una conseguenza della crescente reputazione di Milano come città globale: Milano è sempre di più parte della value proposition delle Università cittadine nel mondo. Inoltre, l’incessante capacità di questa città di attirare nuovi abitanti ha costruito la tradizione sul tema delle politiche per la casa. Oggi, invece di costruire grandi quartieri, la nuova sfida è come assicurare l’accesso alla casa non solo ai più fragili, ma anche ai più giovani, studenti e non, alle famiglie tagliate fuori da un mercato immobiliare che non conosce tregua. Milano, inoltre, è la città d’Italia col più alto tasso di city user (domiciliati più saldo dei pendolari) sul totale dei residenti (150%, dati ISTAT 2017). I servizi di ATM, dunque, sono un fattore abilitante della capacità attrattiva della città: Milano, infatti, è la città con la più alta densità delle reti di traporto pubblico (Istat, 2018) e con l’offerta più ampia di veicoli per la mobilità condivisa: ogni 1000 abitanti sono disponibili 3,5 bici e 22 auto (Osservatorio Sharing Mobility, 2019). Milano forse può suggerire quanto lo sviluppo economico difficilmente può prescindere da quello dei servizi pubblici. *Docente di Pubblica Amministrazione Bocconi