"Caos trasporti, scendiamo in piazza"

Bus sovraffollati, studenti rimasti a piedi, pesanti disagi. Il Comitato pendolari: "E i Comuni cosa fanno?"

di Alessandra Zanardi

"Caos trasporti, disagi inaccettabili. E i Comuni cosa fanno? Il 1° ottobre saremo in piazza a manifestare". Sono tanti gli spunti emersi nell’assemblea pubblica organizzata mercoledì sera a Paullo dal comitato locale dei pendolari per fare il punto sui servizi di trasporto scolastico utilizzato ogni giorno da centinaia di ragazzi che, residenti nei Comuni del Sud-Est Milanese e dell’Alto Lodigiano, devono raggiungere gli istituti superiori di Crema, Lodi e San Donato. Sul tavolo i pesanti disagi che si sono registrati nella settimana di riapertura delle scuole e che in più di un caso permangono ancora, nonostante alcuni aggiustamenti da parte dei gestori delle corse.

I disservizi maggiori, abitacoli sovraffollati e ragazzi rimasti a piedi, si sono registrati sulle tratte Lodi-Paullo, ma anche sui tragitti per Crema e San Donato non sono mancati i problemi, stando alle segnalazioni dei passeggeri. "Mio figlio percorre la tratta Tribiano-Crema: alle 7 l’autobus è già pieno e lui deve restare in piedi per l’intero viaggio, di circa 25 chilometri. Una volta è capitato che non venisse neppure caricato a bordo - racconta Massimiliano Monzini -. C’è da chiedersi il perché di questo sovraccarico: sulla base degli abbonamenti venduti, le compagnie dovrebbero essere in grado di stimare il numero di utenti". Barbara Monzitta è tra gli attivisti del comitato Pendolari che hanno effettuato dei sopralluoghi alle fermate. "Si sono viste delle situazioni davvero pericolose, con ragazzi stipati a bordo dei mezzi. Anche le informazioni sono carenti - spiega -. E c’è chi fa ricadere la colpa sugli stessi studenti, colpevoli, secondo qualcuno, di accalcarsi per salire sugli autobus. Assurdo".

Fra i temi emersi durante l’incontro ci sono anche la discrepanza tra il costo degli abbonamenti e la qualità del servizio, oltre al silenzio assordante delle istituzioni: "I disagi si consumano, nella maggior parte dei casi, senza che gli amministratori locali prendano posizione", ha affermato più di un genitore. "Uso i mezzi pubblici per scelta, così l’auto rimane in garage - dice Danilo Ghigna, pendolare della tratta Paullo-Milano -. Al mattino prendo la corsa delle 6.30 da Paullo: l’affluenza è già significativa, ma ancora ci si riesce a sedere. Negli orari più battuti ci vorrebbe un numero maggiore di autobus doppi".

Il comitato paullese ha messo in agenda una manifestazione davanti alla Prefettura di Lodi, il 1° ottobre alle 10. Intanto, all’indirizzo pendolaripaullo@gmail.com si continuano a raccogliere le segnalazioni dei viaggiatori rispetto ad eventuali disservizi, come ritardi e corse saltate.

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