"Caos pista di bob? Lo sport non merita questo"

MILANO "La pista di bob per le Olimpiadi 2026? Lo sport è vittima. Non ci meritiamo questo. Ma siamo sereni". Il...

"Caos pista di bob? Lo sport non merita questo"

"Caos pista di bob? Lo sport non merita questo"

"La pista di bob per le Olimpiadi 2026? Lo sport è vittima. Non ci meritiamo questo. Ma siamo sereni". Il presidente del Coni e della Fondazione Milano-Cortina Giovanni Malagò predica pazienza in vista del rush finale sulla decisione della pista che ospiterà le gare di bob, slittino e skeleton ai Giochi invernali italiani. Il ministro Matteo Salvini e il governatore veneto Luca Zaia hanno spinto per un ultimo tentativo per tenere quelle gare a Cortina: un bando indetto dalla Società Infrastrutture Milano-Cortina per realizzare una nuova pista entro il 3 dicembre 2025 (a tre mesi dalla Olimpiadi). Costo: 81 milioni di euro invece dei 140 milioni del primo progetto. "Il 18 gennaio (il termine per la presentazione delle offerte, ndr) vedremo se un’azienda risponderà al bando e darà le garanzie per realizzare l’opera in termini di cronoprogramma e di penali", spiega Malagò, il quale, subito dopo, ricorda quando arriverà il momento decisivo per la scelta: "Il 30 gennaio il Consiglio della Fondazione Milano-Cortina, sulla base delle proposte ancora in campo, tirerà le somme".

In pista, per ora, restano Cortina (soluzione spinta dalla Lega), Cesana Torinese (il restyling della pista delle Olimpiadi 2026 è caldeggiato da Forza Italia e costerebbe 33 milioni) o il trasloco all’estero (soluzione già indicata dal Comitato olimpico internazionale e sposata dallo stesso Malagò). Non a caso, il presidente del Coni e della Fondazione Milano-Cortina aggiunge che "noi il Piano B ce lo abbiamo e per il Cio l’argomento è chiuso". In caso di trasloco fuori dall’Italia, resterebbe da capire in quale Paese. In quattro hanno presentato offerte all’Italia: Stati Uniti, Germania, Austria e Svizzera. In pole sembra esserci la svizzera Saint Moritz.

Malagò, infine, durante l’annuncio di Flora Tabanelli come portabandiera alle Olimpiadi giovanili invernali di Gangwon 2024, lancia la candidatura italiana per i Giochi giovanili: "È capitato, e capiterà sempre di più, che dove si sono svolte le Olimpiadi invernali vengano fatti anche i Giochi giovanili. È una scelta fatta anche per capitalizzare gli investimenti. Pensiamo ci siano i presupposti per la candidatura italiana".

Massimiliano Mingoia