Decine di insegnanti nominati sulla stessa classe di concorso a causa di un "malfunzionamento
dell’algoritmo". Un errore del sistema che nel pomeriggio di ieri ha spinto una ventina di persone - precari delle scuole della provincia di Milano - a “occupare“ l’atrio dell’Ufficio scolastico territoriale di via Soderini. "Come l’anno scorso, sono numerosi i docenti scavalcati nonostante i lauti punteggi", è la denuncia degli insegnanti, accorsi alla sede del Provveditorato. "Chi è stato escluso rimarrà disoccupato, dato che l’algoritmo procede inesorabilmente, nonostante le falle tecniche, a nominare docenti con punteggio inferiore". Errore del sistema cui si aggiunge - fa sapere Adl Cobas Lombardia - la "mancata comunicazione da parte delle scuole effettivamente disponibili".
Cattedre fantasma che "contribuiscono a falcidiare il diritto al lavoro dei docenti", la continuità della didattica e del loro reddito. "Come Adl Cobas abbiamo portato la voce delle precarie e dei precari alla dirigente Letizia Affiatato". Tre le richieste, "la sospensione presa di servizio, annullamento dell’attuale convocazione e nuovo scorrimento da graduatorie corrette, nuove nomine solo dopo aver ricevuto le reali cattedre disponibili". Se le nomine non dovessero essere sbloccate, Adl Cobas Lombardia si dice pronta "a denunciare l’intero impianto ammazza precari presso la Procura della Repubblica portando avanti ricorsi paralleli al giudice del lavoro per un riconoscimento economico del danno". Dall’Ufficio scolastico regionale, che smentisce la protesta, arriva una nota: "Le operazioni di reclutamento del personale docente a tempo determinato da Gae/Gps - anche per la provincia di Milano - stanno procedendo regolarmente grazie al lavoro serio e professionale di tutto il personale amministrativo".