Cantiere per il trituratore "Vigileremo"

"Sul trituratore di inerti a Cernusco sul Naviglio abbiamo combattuto la nostra battaglia: ci siamo mossi immediatamente, abbiamo presentato osservazioni, portato le ragioni dei comuni limitrofi a tutti i tavoli decisionali. Il progetto è stato approvato: evidentemente, nell’ultima definitiva stesura, è stato ritenuto di garanzia dal punto di vista ambientale. Noi, ovviamente, continueremo a monitorare gli impatti". Così l’assessore all’Ecologia del comune di Cassina de’ Pecchi Fabio Varisco poche settimane dopo l’avvio dei lavori per la realizzazione del trituratore di inerti della società Demid a Cernusco sul Naviglio, in zona artigianale, e a poche decine di metri dall’abitato cassinese. La giunta Balconi si era insediata da pochi giorni, quando, nel luglio di 3 anni fa, l’iter del progetto era entrato nel vivo.

"Dovevamo muoverci immediatamente – così Varisco – e così abbiamo fatto. Predisponendo per tempo, innanzitutto, delle osservazioni molto circostanziate che evidenziavano i disagi che l’impianto avrebbe potuto produrre sull’abitato dei comuni confinanti o comunque vicini". Da allora sono trascorsi tre anni. L’iter del progetto ha avuto lunghi momenti di pausa, l’ultimo dei quali necessario per predisporre il progetto di un pozzo. La definitiva autorizzazione è arrivata la scorsa primavera. A metà dello scorso giugno un flash mob è stato organizzato dal “Coordinamento no trituratore“, comitato cittadino costituito nel 2019 e che aveva raccolto contro l’impianto migliaia di firme, su banchetti in strada oppure online. L’ultima richiesta dei cittadini agli amministratori di Cassina e di Bussero, quella di attivarsi immediatamente affinché il transito futuro dei mezzi pesanti sia limitato alle sole strade provinciali. Sempre il comitato sollecita un piano di piantumazione arborea che garantisca in futuro l’assorbimento delle polveri. "I cittadini chiedono cose sacrosante – sottolinea l’assessore –. Faremo il possibile, compatibilmente con il fatto che non siamo il comune ospitante, che si tratta di un intervento privato e che molto viene deciso in altre sedi".

M.A.

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