FEDERICO DEDORI
Cronaca

Cannabis social club: la marijuana è servita

Il locale nella sede storica del partito Radicale: "Ci ispiriamo al modello spagnolo dove si può coltivare e consumare la propria terapia"

Il consigliere regionale Michele Usuelli all’apertura del primo Cannabis Social Club

Il consigliere regionale Michele Usuelli all’apertura del primo Cannabis Social Club

Milano, 10 ottobre 2020 - Apre in città il primo cannabis social club che ambisce al "modello spagnolo". Si chiama The Hemp Club, ed è stato inaugurato nella giornata di ieri in via Brusuglio, zona Affori. All’associazione culturale, ispirata a Marco Pannella, fondatore del Partito Radicale e da sempre schierato per la legalizzazione delle droghe leggere - chiunque può iscriversi. Al raggiungimento di cento tesserati il social club pianterà le prime piante di cannabis che serviranno a chi, tra i soci, dietro prescrizione medica potrà farne uso per motivi terapeutici direttamente all’interno del centro.

"Come associazione aiuteremo gli iscritti a reperire ricette mediche per l’uso di cannabinoidi – ha spiegato il presidente di The Hemp Club, Raffaello D’Ambrosio -. Speriamo che questo progetto possa fare da traino per una regolamentazione verso il modello spagnolo, dove ci si può associare e coltivare in modo autonomo la propria terapia. Il rischio infatti è di far passare una pianta sotto il monopolio di case farmaceutiche, il che non permetterebbe all’individuo di curarsi come meglio crede. Sfortunatamente questo governo non sembra essere interessato alla questione". Per portare al centro del dibattito pubblico e politico il tema, l’associazione ha già trovato un avvocato: "I cannabinoidi portano benefici alle persone – ha rimarcato Filippo Maria Molinari, penalista del foro di Milano e imprenditore -. Il club farà notifiche in prefettura e al comando di polizia su quello che avviene all’interno. Sono qui per tutelare l’associazione e gli iscritti, all’interno del centro non si svolge un’attività illegale ma culturale". Presente all’inaugurazione anche il consigliere regionale di Più Europa, Michele Usuelli: "È dovere della buona politica sostenere questo progetto - ha detto -. Mi iscriverò a questa associazione, l’iniziativa si inserisce in una battaglia a più ampio spettro per la legalizzazione delle droghe". Si tessererà anche l’assessore del Comune di Milano, Lorenzo Lipparini: "Il valore di un luogo come questo è anche politico e sottolineato dal fatto che condivide gli spazi della sede storica di Radicali Milano. Serve uscire dalla visione unica dell’illegalità, questo prodotto può avere un ruolo nella medicina. Anche il consiglio comunale ha chiesto di lavorare con enti ed istituti di ricerca per la promozione della cannabis".

Piano bar, tavoli e sedie, tra i potenziali fruitori i malati di Parkinson: "Questo centro può aiutare i giovani malati che tendono a chiudersi in casa a conoscere persone – ha sottolineato Brigida Zumbo presidente dell’associazione Italiana Giovani Parkinsoniani -. Non c’è una cura per la nostra malattia, è stato dimostrato che la canapa è perfetta per noi".