
Produzione di cannabis a scopo terapeutico, il Comune scrive al ministero della Salute per provare ad andare oltre il monopolio dello stabilimento chimico-farmaceutico militare di Firenze, in Italia l’unico legittimato a coltivare piante di cannabis da trasformare in prodotti medico-farmaceutici. Il tema, sollevato da una mozione del consigliere comunale di FI Alessandro De Chirico approvata in Consiglio comunale il 1° ottobre 2018 ("individuare, nel territorio cittadino, alcune aree agricole per la coltivazione di cannabis a scopo terapeutico"), è stato affrontato nuovamente in aula ieri pomeriggio durante il “question time’’ municipale.
Il consigliere del gruppo misto Simone Sollazzo ha chiesto aggiornamenti all’assessore Lorenzo Lipparini, che ha risposto così: "La produzione di cannabis a uso medico è ancora soggetto a una sorta di monopolio statale presso l’istituto militare di Firenze, che non dà la possibilità al Comune di Milano di aprire un avviso pubblico per la ricerca di operatori che lo possano fare nella nostra città. Per poter sbloccare questa situazione abbiamo preparato una lettera che invieremo al Ministero della Salute per capire se in futuro questa situazione relativa alla produzione di cannabis a uso terapeutico potrà cambiare e dunque consentire iniziative in questa direzione da parte del Comune tramite operatori privati".
Lipparini, subito dopo, aggiunge che "la produzione nello stabilimento fiorentino non copre il fabbisogno nazionale, tanto che l’Italia è costretta a importare prodotti da aziende olandesi e statunitensi". Come dire: Milano è pronta a scendere in campo e a produrre cannabis per scopo medico. Dopo l’approvazione della mozione, peraltro, si è già fatto avanti un privato, Urban Farm, che punta su un’operazione di rigenerazione urbana, portando una produzione agricola in verticale all’interno di una struttura milanese in disuso, magari un’ex fabbrica. Lo stesso Lipparini racconta che "il tavolo di approfondimento sul tema, che si è riunito due volte, aveva l’obiettivo individuare strutture pubbliche da dare in concessione ai privati per avviare le sperimentazioni". Non solo. L’assessore conferma che "dopo l’approvazione della mozione c’è stato l’interessamento di Urban Farm, che produce piante e principi attivi da usare in ambito farmacologico. Ad oggi, però, non è stata individuata una struttura che possa rispondere alle aspettative dell’operatore privato".
De Chirico, intanto, commenta: "Apprezzo i tentativi dell’assessore Lipparini per portare avanti la mia proposta, ma purtroppo non sono ottimista perché si tratta di “forzare” la mano alla direzione ministeriale. Solo in Italia accade che a una domanda di cannabis terapeutica si risponda acquistando medicinali dall’estero a un prezzo anche triplicato".
M.Min.