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Al parco è guerra nelle aree cani, in via Solari due fazioni contrapposte

Lo spazio riservato alle taglie mignon ha scatenato le proteste dei proprietari degli altri cani

Cani

Milano, 14 luglio 2018 - Li chiamano “cani toy”, quelli di taglia piccolissima come chihuahua e barboncini mini. Dalla primavera hanno un’area tutta per loro al parco Don Giussani di via Solari, all’angolo con via Montevideo. Possono stare liberi, lontani dagli animali di grossa taglia che anche solo giocando, inavvertitamente, potrebbero ferirli. E fin qui non ci sarebbe nulla di strano. Non è neppure una novità, visto che le aree cani suddivise per taglia sono sparpagliate in più quartieri, una ventina in città su 363 esistenti. Ma in via Solari è guerra. "Pare di essere in discoteca, coi buttafuori all’ingresso. Non siamo contrari al fatto che i cani piccoli abbiano un’area loro. Ma uno spazio pubblico si è trasformato in una sorta di salotto privato: c’è chi decide chi può entrare e chi no. Questo non va bene per niente. Alcuni di noi sono stati buttati fuori con maniere brusche", tuona un gruppo di proprietari di cani che finora ha raccolto quasi 300 firme per chiedere di togliere i cartelli dell’area “riservata”, una delle quattro del parco destinate agli animali. Alla petizione (consegnata al consigliere comunale di Forza Italia Gianluca Comazzi), l’altra “fazione” ha risposto creado il gruppo Facebook Area cani Solari. "Noi guardiamo lontano e puntiamo alla reciproca convivenza. È stato chiesto di creare uno spazio per i cani di piccola taglia, come consentito dal regolamento, e il Municipio 6 lo ha concesso. Cosa c’è che non va? Ora vogliamo unire le forze, coi proprietari di cani di tutte le taglie, per riqualificare tutte le aree del parco dedicate ai nostri animali anche collaborando con gli amici di altri quartieri, dal Parco Sempione a Porta Romana E, sottolineo, nessuno è stato cacciato fuori dallo spazio», dice Michele Mastro, presidente di Area cani Solari.

"Comincino col togliere i cartelli – la risposta dei rivali –. Non diciamo “no” a uno spazio per i cani piccoli. Ma deve essere ridimensionato, visto che quello attuale è di dimensioni sproporzionate rispetto al numero di “cani toy” del quartiere. Peraltro è l’unico tra le quattro aree cani che ha un po’ di ombra". Nessuno cede. "Abbiamo voluto tutelare la tranquillità dei padroni dei cani più piccoli – spiega il presidente del Municipio 6 Santo Minniti, di centrosinistra –. Abbiamo proposto, qualora necessario, di suddividere in due una delle tre grandi aree cani rimanenti. Siamo sicuri che con un po’ di buona volontà e la disponibilità a collaborare da parte di tutti, le esigenze possano coesistere. Lo spazio non manca, l’ascolto nemmeno". Il consigliere comunale Gianluca Comazzi, però, non è d’accordo: "I disagi nascono da decisioni prese da chi ha una scarsa conoscenza della materia: dividere in maniera settaria i cani di grossa taglia da quelli di dimensioni ridotte è un atteggiamento che non ha alcun fondamento scientifico. Al contrario, il rischio è quello di precludere le possibilità relazionali degli animali. Prima di dare il nulla osta a decisioni come questa, il Municipio 6 dovrebbe prestare ascolto ai cittadini". Finora, a litigare in via Solari, sono gli umani.