
Un cane abbandonato fuori da una pensione e accolto dalla struttura
Milano – “Siamo in emergenza. Nel 2023 sono stati ceduti o abbandonati più di 127 animali al giorno, con un aumento del 20% rispetto al 2021", ha dichiarato poco tempo fa Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa, sottolineando la necessità di mettere un freno a quella che ormai sembra essere diventata una pratica sempre più comune. La problematica acquista contorni ancora più complessi quando si pensa che non tutte le tipologie di abbandono sono ritenute tali dalla legge italiana.
La norma di riferimento è l’articolo 727 del codice penale: "Chiunque abbandoni animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro". Nei fatti, però, la disposizione non contempla come reato la casistica in cui il proprietario dell’animale decida di lasciarlo incustodito all’esterno delle pensioni, strutture adibite alla gestione di animali per servizi di custodia e ricovero solo temporanei. In quel caso, il padrone non è perseguibile - leggi alla mano - e, a meno che non dia il consenso alla cessione di proprietà alla struttura stessa, cane o gatto, pur in una condizione di stallo e solitudine, non può essere legalmente affidato ad una nuova famiglia.
Il fenomeno si intensifica alle porte dell’estate in procinto delle vacanze, come racconta Domenico Bonvini, proprietario della pensione per cani Derby’s House situata a San Giuliano Milanese: "L’episodio più eclatante è accaduto due anni fa – racconta –. Una signora ci ha consegnato sei cani di razza ma da allora non è più tornata a riprenderli. Nel corso di tutto questo tempo abbiamo attivato la nostra squadra di avvocati per riuscire a ottenere un risarcimento per i 100mila euro di costi di pensionamento che abbiamo dovuto sostenere".
I carabinieri non possono intervenire e le Asl, che avrebbero giurisdizione in questo campo, si ritrovano a dialogare con persone che cambiano telefono o addirittura residenza per non farsi rintracciare.
Il modus operandi di chi tradisce la fiducia del proprio animale a quattro zampe è sempre la stessa: scomparire senza lasciare traccia. "Giusto qualche settimana fa – racconta Antonio Codegoni titolare di “Cani e gatti in pensione“ a Cascina Sporzano – hanno abbandonato quattro pitbull all’entrata della cascina. Stiamo tentando di rintracciare i proprietari, ma sembrano spariti nel nulla. La parte peggiore non è doverli mantenere, ma il fatto che molti di loro cadono in depressione. Alcuni non riescono più nemmeno a mangiare".