MONICA GUERCI
Cronaca

Il Campo degli angeli, paradiso degli animali

Sara Barbieri, 27 anni e un figlio di 4, ha creato una fattoria con l’idea di aprirla ai più piccoli e di produrre tessuti di pregio

Sara Barbieri all’Alpacamp di Paderno

Sara Barbieri all’Alpacamp di Paderno

Paderno Dugnano (Milano) - Alpaca, agnellini, pavoni, cani, oche e molto altro. C’è un’oasi naturalistica da scoprire a Paderno Dugnano, nella zona degli orti comunali. A gestirla è Sara Barbieri, 27 anni, che sulle orme del papà, scomparso nel 2019, ha scelto cosa vuol fare nella vita. Mamma di un bimbo di 4 anni, Sara si sta attrezzando per far diventare l’oasi un’attività green con cui mantenersi. Convinta animalista, nel suo progetto ci sono l’allevamento di alpaca e di bachi da seta, la coltivazione di canapa e cotone e una fattoria didattica dedicata alla valorizzazione dei tessuti sostenibili.

Sara, dove nasce l’idea? "Mio padre mi ha trasmesso l’amore per gli animali e i bambini. E così da piccola pensavo di fare Veterinaria, poi mi sono scontrata con la matematica e ho cambiato rotta, ho fatto il liceo Psicopedagogico e nel 2016 sono diventata addestratore cinofilo, mi sono iscritta all’università al corso Tutela e benessere animale e sono rimasta incinta, difficile portare avanti le due cose. Non ho più avuto modo e tempo di continuare gli studi, ho deciso di imparare sul campo". Perché gli alpaca? "Sempre mio padre, nel 2017, aveva visto alcunii esemplari in montagna insieme alla compagna che se ne innamorò. Qualche tempo dopo papà le fece trovare due alpaca al campo e me ne sono innamorata anch’io, mi è bastato guardarli in quegli occhi enormi e dolcissimi. Poi allevandoli, ho assistito ai parti, li ho cresciuti. Adesso gli esemplari sono 5, tre femmine e due maschi". Un progetto difficile da realizzare? "Sto lottando con tutta la burocrazia che sta dietro l’avvio di una attività. L’iter è veramente lungo, bisogna essere imprenditore agricolo professionale, mi sto abilitando per la qualifica. L’idea è allevare alpaca e bachi da seta, coltivare cotone e canapa e realizzare una fattoria didattica che punti a valorizzare i diversi tessuti di tipo animale e vegetale". Tempi? "Prevedo, da come stanno andando le cose, che ci vorranno almeno tre anni prima di vedere realizzato il progetto che ho in mente". Nel frattempo? "Oltre all’addestramento cinofilo faccio fare visite al campo, l’accesso è gratuito ma accetto donazioni. Insieme all’associazione Leidaa (Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente) salvo e ospito animali in difficoltà, organizzo passeggiate e piccoli percorsi trekking con gli alpaca nel Parco della cava. Per ora non posso farmi pagare, però tendo sempre a spiegare a chi viene a trovarci quello che c’è dietro il Campo degli angeli: il progetto, i valori, l’impegno". Imprenditrice agricola e mamma, impresa possibile? "Mi organizzo, faccio rinunce. Il sabato e la domenica per esempio preferisco tenerli per me, sono gli unici due giorni che riesco a stare con la famiglia, per il resto del tempo, dalla mattina alla sera, sono sempre al campo".  

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