Milano, sorpresa: 770 cabine telefoniche sono fra noi

La prima postazione telefonica d’Italia nel 1952 a San Babila. In Centrale e a Cadorna si chiama di più

Prime cabine telefoniche in piazza San Babila

Prime cabine telefoniche in piazza San Babila

Milano, 14 gennaio 2018 - Guardate la foto in bianco e nero. Piazza San Babila negli anni ‘50 era un po’ diversa da quella di oggi. C’erano pedoni a spasso, qualche ciclista, un vigile ma anche un paio di tram Ventotto e pochissime auto. Osservate con più attenzione. Il vero elemento «dissonante» che calamita lo sguardo si trova sul lato sinistro. Quella struttura razionale, disegnata dal righello, con un’anima moderna, in metallo e vetro, sembra catapultata dal futuro e atterrata su un marciapiede. Non è enfasi: è la prima cabina telefonica installata in strada in Italia da Stipel, nel febbraio del 1952. La società telefonica telefonica interregionale piemontese e lombarda (poi assorbita da Sip) aveva scelto il capoluogo lombardo per sperimentare il primo telefono pubblico stradale, sebbene il boom sarebbe avvenuto solo decenni più tardi, dagli anni ‘70. La rivista aziendale «Selezionando» sul numero 3 dedica un servizio, da cui è stata tratta questa immagine, e meritatamente: quell’esperimento si sarebbe rilevato un grande passo nella storia delle telecomunicazioni. Fino ad allora infatti i telefoni pubblici erano presenti nei bar, nei ristoranti e in pochi altri posti.

Le prima cabine telefoniche
Le prima cabine telefoniche

Il passaggio decisivo è la diffusione, con l’inizio del nuovo Millennio, della telefonia mobile che rende superflue le postazioni pubbliche ai più. Nel 2010 una delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni autorizza Telecom Italia alla rimozione dei telefoni pubblici non necessari. Gli impianti degli ospedali, delle caserme e delle carceri, dove per legge deve essere mantenuta almeno una postazione, sono gli unici «intoccabili». Gli altri devono sperare che i cittadini si oppongano allo sradicamento, con una comunicazione all’Agcom entro i successivi trenta giorni dalla data di affissione del cartello «funebre».

Un cabina telefonica sotterrata
Un cabina telefonica sotterrata

Brutto finale quello per le cabine e già scritto? Il gigante delle telecomunicazioni ha assicurato che non scompariranno. E il futuro potrebbe svolgersi sotto il segno del rilancio con totem di nuova generazione. Si chiamano Tim City Link e con il touch screen consentono di telefonare, accedere a siti di interesse pubblico, ricaricare il cellulare e connettersi al wifi per un’ora. A Firenze sono già presenti. Tim un anno e mezzo fa aveva chiesto al comune di Milano il permesso di installarne alcune. Ma la risposta non è mai arrivata.

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