SIMONA BALLATORE
Cronaca

Università Statale liberata da insulti e tag: “Ora i pannelli del libero pensiero”

Dopo l’occupazione danni da 80 mila euro: 25mila sulla parte storica della Ca’ Granda recuperata dai Restauratori senza frontiere. Brambilla: “Davanti alle colonne spazi per manifestare anche il dissenso, ma nel rispetto di luoghi e persone”

Di contestazioni e proteste l’università Statale, in cent’anni di storia, ne ha viste parecchie. "Ma fino a quest’anno non era mai capitato che per il dissenso si andasse a danneggiare la parte storica della Ca’ Granda". Lo sottolinea Marina Brambilla, rettrice della Statale, davanti alle colonne di marmo ripulite dopo i vandalismi dell’ultima occupazione di maggio.

Ca’ Granda liberata da insulti e tag: "Ora i pannelli del libero pensiero"
I Restauratori senza frontiere al lavoro

Su ciascuna c’è un pannello: sono i pannelli del “dissenso“ o, meglio, "della libera espressione delle idee", posizionati un paio di settimane fa e rimasti ancora bianchi, a parte un numero e tre sticker. Per quattro settimane hanno lavorato in via Festa del Perdono i “Restauratori senza frontiere“, associazione senza scopo di lucro che ha casa a Roma ma si muove ovunque per proteggere il patrimonio culturale.

Marina Brambilla, rettrice della Statale, davanti ai pannelli del libero pensiero
Marina Brambilla, rettrice della Statale, davanti ai pannelli del libero pensiero

Il danno a Milano non era da poco: "Erano stati stimati circa 25mila euro per la facciata, una sessantina per ripristinare gli interni, rimuovendo gli insulti dalle pareti e sistemando i bagni – spiega la rettrice –. All’esterno era più complicato: serviva il via libera della Soprintendenza e il laser". "L’intervento era delicatissimo – conferma Alessandra Morelli, vicepresidente di Restauratori senza Frontiere –: c’erano vernice rossa e nera e graffi su una cinquantina di metri. E bisognava intervenire su una struttura storica che era stata già restaurata. Abbiamo messo a disposizione specialisti e volontari, per venire incontro alla Statale e limare il più possibile i costi finali, intorno ai 14mila euro".

Appena rimossa la prima lettera è ricomparsa un’altra tag. "Di qui l’idea dei pannelli, che non saranno definitivi, ma speriamo servano ad attivare una riflessione seria". In campo anche i laser di “El.en. - Light for Art“ e saranno organizzati seminari nel dipartimento di Scienze e tecnologie per lo studio e la conservazione dei beni culturali.

"La Ca’ Granda è un luogo storico che studenti, docenti e personale hanno il privilegio di abitare – ribadisce Brambilla –: va rispettato. In questi pannelli potranno essere espressi messaggi di qualsiasi natura, nel rispetto del luogo e delle persone. Avviamo una riflessione seria". Anche su un altro fronte, quello delle feste di laurea: "Questa generazione è molto sensibile al tema dell’ecologia ma siamo invasi ogni giorno da coriandoli di plastica. Una contraddizione che va spiegata e capita: ci muoveremo in questa direzione".