SIMONA BALLATORE
Cronaca

Bye bye, Italia. Disney chiude i negozi

Doccia gelata anche per i 50 dipendenti degli store lombardi. Sindacati in mobilitazione: martedì assemblea

di Simona Ballatore

Doccia gelata per i 233 dipendenti dei Disney Store italiani, una cinquantina dei quali impiegata nei cinque punti vendita della Lombardia, dal cuore di Milano a Orio al Serio. Il colosso Disney ha deciso di chiudere tutti i negozi in Italia entro l’anno. "Oltre al danno la beffa: la direzione societaria in una nota interna ha “invitato” i lavoratori a non rilasciare interviste ai giornalisti", tuonano i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, compatti, stigmatizzando il comportamento della catena in una nota. Hanno proclamato per martedì un’assemblea unitaria, dando il via alla mobilitazione. "Venerdì, durante un incontro sindacale, l’azienda ha comunicato la decisione di lasciare completamente l’Italia – spiega Roberta Griffini della Filcams Cgil Milano –, una scelta presa a livello internazionale, e che intende portare avanti. Siamo molto preoccupati per i 233 lavoratori: se l’azienda andrà via dall’Italia, non ci sarà alcuna prospettiva per loro, non verranno salvaguardati". Per i dipendenti - impiegati in 15 punti vendita - è stato un fulmine a ciel (quasi) sereno. "Come tutti i negozi del no food, in quest’anno di pandemia, i fatturati e l’andamento non sono stati certo all’altezza degli anni passati, purtroppo lo sappiamo, ma non ci saremmo mai aspettati una decisione di questo tipo e così drastica", ribadisce la sindacalista, annunciando l’incontro di martedì in attesa di nuovi sviluppi e di ricevere la comunicazione ufficiale sulla preannunciata procedura di licenziamento collettivo: "Saremo in assemblea con i lavoratori per decidere le iniziative di mobilitazione da mettere in campo contro questa decisione. Una vera doccia gelata per noi e per loro". Tra i dipendenti, le donne rappresentano la maggioranza. "Ancora una volta sono le più penalizzate. La situazione è drammatica", scuote la testa Griffini. A marzo Disney aveva annunciato la chiusura per quest’anno di almeno sessanta dei suoi negozi in Nord America per concentrarsi sulle vendite online.

L’addio all’Italia, sempre secondo Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs sarebbe "arrivata a cose fatte, con la messa in liquidazione della società avvenuta il 19 maggio scorso". "Dopo l’emergenza sanitaria e le tante restrizioni, i periodi di cassa integrazione alternati a periodi di lavoro non certo brillanti, dopo l’anno più difficile, ora più di 230 famiglie dovranno affrontare un’ulteriore fase difficile e piena di incertezza – ricordano le sigle sindacali –. Una decisione grave, di un marchio importante, punto di riferimento in molti centri storici per adulti e bambini".