
Buona la prima, la seconda si teme: "Lingua cinese, informatica e dolori: ecco i nostri capolavori all’esame"
"Buona la prima". Vocabolari sotto il braccio, escono abbastanza soddisfatti i maturandi milanesi. Tra i primissimi a consegnare i fogli protocollo e a chiudersi alle spalle il portone del classico Carducci c’è Rosa Infantini, che ha scelto la traccia su Rita Levi Montalcini e che ha archiviato il tema in meno di tre ore e mezzo. "Ho scritto tantissimo e ho messo del mio. Mi piace scrivere e sono veloce, ma ho la mano dolorante e ancora un po’ di ansia, il giusto". Si avvicina la prova più temuta: Greco. All’orizzonte però c’è già il Politecnico: Ingegneria informatica. "Ho scoperto questa passione qui, grazie a un Pcto (ex alternanza scuola-lavoro) – racconta –. E come “Capolavoro” (la novità della maturità 2024, ndr) ho portato un gioco che ho programmato io".
Segue a ruota Isabelle Sorrentini. "Ho scelto la traccia sull’evoluzione del diario nell’era dei social – spiega –. L’analisi del testo tendo a evitarla, anche se Ungaretti ce lo aspettavamo, con le guerre in corso. Domani sarà impegnativo con il Greco. Come “Capolavoro“ ho presentato un testo narrativo, ho rappresentato non solo quest’anno ma tutta la mia vita, sofferenze e dolori inclusi". Anche questa è maturità. Alle 13.20 le primissime a uscire dal polo civico Manzoni sono Allegra Mafrica e Lavinia Soncina. Entrambe frequentano l’indirizzo linguistico e hanno scelto "il silenzio" come traccia, una delle più gettonate. "Ci aspettavamo Ungaretti e Pirandello, ma puntavamo su qualche anniversario e in Matteotti su tutti", sorridono a uno dei tormentoni del tototema 2024. Tra gli appunti sul foglio timbrato dal Ministero hanno trovato anche le riflessioni sulla cittadinanza digitale della professoressa del Politecnico di Milano, Maria Agostina Cabiddu, felicissima della citazione: "Non me l’aspettavo assolutamente di finire vicino a Ungaretti o a Rita Levi Montalcini. Ma a quel tema tengo molto e sicuramente mi fa piacere". Oggi anche Allegra e Lavinia affronteranno la prova "più ostica": terza lingua, ovvero tedesco. "Avremmo preferito di gran lunga la seconda, che per noi è cinese", confessano in coro. Allegra ne ha fatto un vero “Capolavoro“, ha vinto anche un concorso di lingua “Chinese Bridge“, rappresentando l’Italia in Cina. Che sarà anche la sua destinazione per l’università: ha vinto una borsa di studio. Lavinia invece ha scelto di studiare all’università Cattolica dove non smetterà di studiare il cinese. "Ormai fa parte di noi".
Si preparano alle prossime prove senza dimenticare la più dura che hanno dovuto superare: "Noi abbiamo cominciato l’anno in pandemia, il primo anno totalmente in presenza è stato il terzo – ricordano – ed è stata ancora peggiore l’alternanza tra Dad e aula in seconda, con la classe divisa in due. Sicuramente è stata un’esperienza che ha lasciato il segno e ci ha costretto a delle vere maratone".