SIMONA BALLATORE
Cronaca

Bullone nel panino: lascia Notarangelo "Un colpo al cuore, penso al bimbo Le responsabilità saranno accertate"

Si dimette il presidente di Milano Ristorazione: "Umana stanchezza, ma quella vite non doveva esserci". Oggi il caso sul tavolo di Palazzo Marino, con la vicesindaco. "Rassicuro sulla qualità del servizio".

Bullone nel panino: lascia Notarangelo  "Un colpo al cuore, penso al bimbo  Le responsabilità saranno accertate"

Bullone nel panino: lascia Notarangelo "Un colpo al cuore, penso al bimbo Le responsabilità saranno accertate"

di Simona Ballatore

"Dopo quattro anni di grande impegno, quella vite nel panino è stata davvero un colpo al cuore. La mia è umana stanchezza. Per questo lascio". Così, con una lettera fiume condivisa domenica mattina, arriva l’addio di Bernardo Lucio Notarangelo, che rassegna le proprie dimissioni da Milano Ristorazione, società partecipata al 100% del Comune di Milano, fornitrice degli oltre 85mila pasti che ogni giorno arrivano nelle mense scolastiche. Anche se le ragioni delle dimissioni, come spiega, "sono in larga parte di natura personale", c’è quel panino che pesa, e non lo nasconde da presidente, rivolgendosi anche al bambino di quinta F della scuola elementare Dante, che il 15 marzo si è trovato un bullone tra le fette, sotto strati di prosciutto cotto e formaggio. Si è fermato appena in tempo. "Ho subito disposto verifiche scrupolose, per accertare le responsabilità e renderne conto - spiega il presidente di Milano Ristorazione -. Ma al tempo stesso ho pensato subito a quel bambino, a quella famiglia. Caro bambino, ho due figli meravigliosi, ormai grandi, che hanno frequentato come te le scuole pubbliche di Milano e mangiato i pasti di Milano Ristorazione. Quando ho appreso del panino ho pensato a te e ho pensato a loro. Le responsabilità saranno accertate, ma quella vite nel tuo panino non doveva esserci". Indagini in corso, sarà il Comune di Milano a comunicare l’esito alle famiglie, mentre già questo pomeriggio la vicesindaco e assessore all’Educazione Anna Scavuzzo parlerà in Consiglio comunale anche delle dimissioni del numero uno di Milano Ristorazione. Avvenute con un anno e mezzo d’anticipo.

Notarangelo, classe 1960, laureato in Economia e commercio, era stato nominato il 20 giugno 2019, "per l’esperienza gestionale maturata in funzioni dirigenziali e quale amministratore di società di importanti gruppi editoriali, di società private e del servizio pubblico radiotelevisivo, nonché per l’esperienza acquisita nell’insegnamento universitario", si legge nell’atto. La nomina del presidente, da statuto, viene fatta direttamente dal sindaco sulla base di candidature che - salvo colpi di scena - si riapriranno per trovare il successore. Notarangelo nel frattempo promette di restare fino al passaggio delle consegne. "In questo saluto un’altra cosa, non di circostanza, voglio dirla però alle famiglie, per rassicurarle - sottolinea -. Le responsabilità vanno accertate, l’ho scritto. Ma - anche con riferimento a quanto si è letto nelle ultime settimane (tra cui anche lo “sciopero della carne“ perché cruda alla scuola Giusti, ndr) - vi dico che le materie prime che Milano Ristorazione acquista e impiega sono di ottima qualità: basta leggere i nostri capitolati di appalto". Ricorda le cucine aperte alle visite, le ispezioni a sorpresa di Ats e Nas, la formazione del personale. "Il grado di cottura della carne non è lasciato alla libera interpretazione del cuoco, ma è standardizzato e verificato, e quando ci vengono segnalate possibili “non conformità” agiamo meticolosamente. Questo spero restituisca serenità".

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