MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Milano, parte dagli oratori la sfida al bullismo

Corso di 12 ore rivolto agli educatori per riconoscere i rischi

Bullismo, un fenomeno agghiacciante fin dalla prima infanzia

Milano, 30 gennaio 2019 - Tra gli oltre 290 casi di cyberbullismo denunciati alla polizia postale nei primi dieci mesi del 2018 in tutta Italia affiora la storia di una ragazzina lombarda che è stata perseguitata dai bulli dopo aver postato in rete immagini intime. Si è confidata con gli educatori in oratorio, dove ha trovato mani tese, pronte ad aiutarla. Ad uscire dalla rete. E non è solo una metafora: il web può diventare una trappola e fare male nella vita reale. «State attenti al bullismo»: l’avvertimento di Papa Francesco ai cresimati allo stadio San Siro durante la sua visita a Milano il 25 marzo 2017. Bullismo che trasformato in cyberbullismo può essere ancora più crudele. Ora arriva uno strumento in più per combatterlo: la piattaforma digitale “Oramiformo”, prima in Italia, rivolta agli educatori degli oratori e agli operatori pastorali (ma non solo) lanciata dalla Fondazione Oratori milanesi in collaborazione con Fondazione Carolina e il sostegno tecnico di Fondazione Clerici.

Un corso di 12 ore per conoscere fenomeni come il sexting (l’invio di testi o immagini sessualmente espliciti) e la sexortion (ricatto sessuale), per riuscire a individuare i campanelli d’allarme, far luce sul funzionamento dei social network e e approfondire implicazioni legali. Dopo una prima fase sperimentale che ha coinvolto 300 tra educatori e allenatori, la piattaforma sarà lanciata nei mille oratori della diocesi ambrosiana e in oltre 400 oratori in tutta Italia dal 4 al 10 febbraio durante la settimana del Safer internet day (contenuti su www.oramiformo.it, accessibili con una quota d’iscrizione). «Gli strumenti della rete possono causare danni enormi. Vi incoraggio a entrare in questo mondo, perché li utilizziate per fare del bene anziché del male», esorta l’arcivescovo di Milano Mario Delpini. Basti dire che il 91% dei ragazzi tra i 14 e i 18 anni è iscritto ad almeno un social network; che l’87% usa uno smartphone e che uno su quattro è coinvolto in casi di bullismo e cyberbullismo.

«Come educatori - sottolinea don Stefano Guidi, direttore della Fondazione Oratori milanesi - dobbiamo esercitare in nostro ruolo anche nei luoghi virtuali». Ma non c’è solo la piattaforma: Fondazione Carolina e oratori lanciano un guanto di sfida al cyberbullismo. «Il guanto - ricorda Ivano Zoppi, direttore generale di Fondazione Carolina - è simbolo di protezione e calore, ciò che ogni giorno cercano milioni di ragazzi che frequentano gli oratori». E invita a «postare con attenzione». Si può partecipare alla campagna sia off line, appendendo guanti sui cancelli degli oratori, e sia on line: basta un vecchio guanto da condividere sui social, con l’hashtag #postaconiguanti. E dal 4 al 10 febbraio, in oltre 400 oratori italiani saranno realizzate iniziative di sensibilizzazione in cui tra varie attività verrà diffuso il decalogo #aprovadisocial. Tra i consigli: #soloparolebelle. Perché «le parole fanno più male delle botte. Lo ha scritto mia figlia Carolina, prima vittima di cyberbullismo in Italia - dice Paolo Picchio, presidente onorario della fondazione -. Noi abbiamo il dovere di far capire ai nostri figli che un abbraccio vale più di mille like».