Bullismo, il coraggio di Vincenzo: "Raccontare le angherie può aiutare a uscirne"

Vincenzo Vetere ha 21 anni, lavora in un’azienda informatica, ed è il leader di Acbs, l’Associazione contro il bullismo scolastico F.F.

Vincenzo Vetere

Vincenzo Vetere

Milano, 17 maggio 2016 - Da vittima di bullismo a presidente di un’associazione che combatte per impedire ad altri ragazzi di subire vessazioni e prepotenze. Vincenzo Vetere ha 21 anni, lavora in un’azienda informatica, ed è il leader di Acbs, l’Associazione contro il bullismo scolastico. Il primo episodio di bullismo, Vincenzo lo ha conosciuto ad appena sei anni. "Ero in oratorio con mio fratello di 10 anni – ricorda – e alcuni suoi compagni di classe mi hanno minacciato, dicendo che o mangiavo la terra o sarebbero andati a picchiare mio fratello". Vincenzo decise di "mangiare la terra", ma la cosa non finì lì. "Il mio paese, Magnago in provincia di Milano, è piccolo e la voce si è sparsa rapidamente". I compagni hanno iniziato a prenderlo in giro e per reazione Vincenzo si è chiuso in se stesso, iniziando "ad avere paura delle persone". Poi "alle superiori, con i social network, si è amplificato tutto quello che subivo a scuola".

Il giovane riceveva "offese e minacce". Era considerato "lo sfigato, il diverso della classe" e veniva preso di mira solo perché era "un tipo controcorrente" che non si vestiva alla moda, non voleva spostare le verifiche programmate a scuola e a cui non piaceva andare a fumare al parco. Vincenzo veniva attaccato da profili fittizi e non ha mai capito chi fosse o chi fossero i suoi ‘aguzzini’. Gli scrivevano frasi come "non presentarti a scuola", "stai attento perché può capitarti qualcosa" o "se ti vedo ti faccio male". Anche il tragitto in bus da scuola a casa era diventato "un incubo", perché il ragazzo doveva sempre guardarsi le spalle. Ma fortunamente le vessazioni e le minacce finiscono.

"Questi sono terminati con la fine della scuola", spiega Vincenzo. "Mi hanno lasciato in pace, forse anche perché sanno del mio impegno nell’associazione per contrastare il bullismo". Di Acbs, il giovane parla con grande orgoglio: "Facciamo incontri nelle scuole sul tema del bullismo, la nostra peculiarità è portare avanti la testimonianza diretta di chi è stato vittima". Inoltre "organizziamo corsi per insegnanti e genitori, dove parliamo molto di applicazioni e di smartphone". Infine "diamo anche supporto a 360 gradi alla vittima, tramite due assistenti sociali: una psicologa e un avvocato".

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