
Gianni Malduca del bar del parco Spina Azzurra
Buccinasco (Milano) – Padri di famiglia, anziani e pensionate, anche ragazzi giovani, mamme, imprenditori e operai. Tutti incantati davanti alle luci intermittenti delle slot machine. Alcuni lo fanno per divertimento, altri per cercare una via di uscita dai debiti provando a giocarsi gli ultimi soldi rimasti. Altri i debiti se li creano proprio con le macchinette nei bar, un gettone dopo l’altro ingoiato dalle slot. Le mamme, dai racconti di chi segue i casi e aiuta chi è inghiottito nel vortice della ludopatia, a volte usano i loro soldi per cercare di vincerne altri da dare ai figli.
Nonostante la campagna di sensibilizzazione e il dimezzamento della Tari per chi decide di non avere le slot, i locali che hanno preso questa decisione sono pochissimi. Tra questi, c’è Gianni Malduca, proprietario dell’azienda “Sardegna in piazza” e gestore del bar Isola Azzurra nel parco Spina Azzurra. "Una decisione presa con grande convinzione – racconta –, per tutti i locali che gestiamo. Ho visto tante persone rovinarsi, famiglie in crisi per questa malattia. Voglio che il bar sia un luogo per incontrarsi, un posto sano per i ragazzi, un punto di riferimento per le famiglie. Non importa se perdiamo la possibilità di un grosso guadagno. Qua – sorride – ci si diverte con le sfide al biliardino".
Si gioca perché è una dipendenza. I casi sono in aumento: lo afferma il Comune di Buccinasco che da una parte ha aumentato i controlli nei locali sul rispetto dell’ordinanza con gli orari di accensione delle macchinette. Dall’altra, sono in crescita le richieste di aiuto da parte di familiari che si rivolgono al sistema dei servizi sociali comunali per cercare di risolvere il problema del parente che ricade su tutta la famiglia. Almeno una volta a settimana la polizia locale fa il giro dei bar per controllare il rispetto degli orari: le slot devono essere spente dalle 7.30 alle 9.30, dalle 12 alle 14.30 e dalle 19 alle 21. Per chi non rispetta le regole, c’è una sanzione dai 100 ai 500 euro.
"Parallelamente al potenziamento delle attività di controllo degli esercenti – spiega l’assessora Martina Villa –, continua l’impegno dell’amministrazione nelle attività di prevenzione. Abbiamo aderito e collaborato attivamente insieme ai Comuni dell’ambito corsichese al “piano locale gap“, il progetto di prevenzione e contrasto di Ats e Città metropolitana con le associazioni Telefono Donna e Banda degli Onesti. Collaborando con la stessa rete – prosegue – e grazie al supporto della nostra volontaria comunale Angela Macchia, abbiamo deciso di ospitare un convegno il 24 settembre a Cascina Robbiolo. Stiamo inoltre approfondendo la fattibilità di un grande progetto di mutuo aiuto – conclude Villa – con la collaborazione di una professionista e dell’associazione Auser Attivamente".