SIMONA BALLATORE
Cronaca

Brilla la ricerca Gli undici talenti di Milano

Dall’Europa sette grant ai giovani della Bocconi, tris al Politecnico e un premio al San Raffaele: un milione e mezzo a ciascuno in cinque anni

Brilla la ricerca Gli undici talenti di Milano
Brilla la ricerca Gli undici talenti di Milano

di Simona Ballatore

L‘Italia è salda al secondo posto per numero di giovani cervelli premiati dall’Europa: 57 italiani hanno conquistato uno “starting grant“ (ciascuno da 1,5 milioni di euro in 5 anni). Tra i 32 talenti che lavorano negli atenei del Paese, undici brillano a Milano. C’è il Politecnico che fa tris. Bocconi supera un doppio primato: con i suoi sette ricercatori è l’ateneo con maggior numero di European Research Council grant vinti in questo bando ed è la prima istituzione di ricerca, con 61 grant totali vinti dal 2007. E anche il San Raffaele conquista un grant grazie al lavoro di Marco De Giovanni. Al Politecnico tutti e tre i progetti hanno applicazioni nel mondo biomedicale dalla lotta ai tumori: Giulia Acconcia mira a sviluppare sensori di luce estremamente sensibili per la chirurgia guidata dalla fluorescenza; Chiara Paganelli punta a nuovi approcci modellistici che rivoluzionino la radioterapia e Giuseppe Maria Paternò studia come rendere i batteri sensibili alla luce, esplorando la possibilità di utilizzarli come vettori di farmaci in parti del corpo difficilmente raggiungibili. "Il tasso di successo in questa call è del 37,5%, ben superiore al tasso di successo medio di questi progetti – commenta Paolo Biscari, delegato della rettrice allo Sviluppo dei talenti –, conferma che i ricercatori reclutati negli ultimi anni hanno già raggiunto livelli di indipendenza ed eccellenza internazionale nella ricerca".

In Bocconi, su sette grant tre sono andati a ricercatrici, dato in linea con il 43% totale registrato a livello europeo. Sono stati premiati Luca Braghieri, Michela Carlana, Erika Deserranno, Daniele Durante, Nicola Limodio, Debora Nozza, Scott Williamson. Complessivamente l’ateneo ha ottenuto circa 87,5 milioni di finanziamenti per i progetti di frontiera in tre categorie di grant: starting, consolidator, advanced. "In questo caso sono i giovani che hanno vinto – sottolinea la prorettrice alla ricerca Elena Carletti – significa non solo mettere semi per il presente ma per il futuro. Non è facile per i ricercatori trovare posizione né per gli atenei attrarre ricercatori di talento: la concorrenza mondiale è enorme. Bocconi ha una posizione sistematica importante e attrae, facendo rientrare anche talenti".