GABRIELE MORONI
Cronaca

Brega Massone, "La scelta è sbagliata ma lui ormai è finito"

Le parole di Eleonora Monsellato

La guardia di finanza davanti alla sede dell’allora clinica Santa Rita di Milano

Milano, 27 luglio 2020 - «Cosa posso dire? Non è giusto. Parlo da ex paziente e la prima cosa che mi verrebbe da dire, a caldo, è questa: non è giusto. Si dovrebbero conoscere, come si dice, le motivazioni della decisione. Ma alla mia età mi sento di dire anche un’altra cosa più importante: Brega Massone i suoi anni di carcere li ha fatti e come medico è finito. A questo punto che sia in carcere o fuori, cosa cambia?". Eleonora Monsellato oggi ha 84 anni. Vedova, vive a Milano. Nel 2005 era malata di carcinoma polmonare a grandi cellule. Su di lei, "malgrado una tac negativa", venne eseguita "una mini-toracotomia anteriore destra, con resezione parziale anteriore del lobo medio". Quello del 26 ottobre fu un "intervento inspiegabile, a fronte del quadro clinico che escludeva a scelta chirurgica". Secondo il consulente della Procura "sarebbe stato sufficiente attendere, atteggiamento incomprensibile per il chirurgo".

E dopo di allora, signora Monsellato? "Ho rivisto Brega Massone ad aprile del 2008, poco prima che uscisse tutta la storia e fosse arrestato. Facevo i miei controlli, Tac e Pet. Non avevo sintomi. Anche lui mi ha rassicurato. Mi ha detto che conosceva il mio torace come le sue tasche, di fare la senografia a settembre. Da allora sono stata operata di tumore tre volte, la prima nel mese di dicembre di quello stesso anno".

Trova giusto che oggi Brega Massone resti ai domiciliari? "Con gli anni è come se avessi steso una specie di velo su tutta questa vicenda. La vita è una cosa sacra. Forse per questo non riesco ad augurare del male a nessuno. Se non sbaglio aveva una figlia ancora bambina, che ora sarà ormai grandina. I suoi anni di carcere li ha fatti. Non credo che sia stato come essere ai lavori forzati, ma non credo neppure che a Opera si sia divertito. Il carcere è sempre il carcere. Non so se ne abbia scontato abbastanza, non spetta a me dirlo. Ha avuto la carriera stroncata. Questo sì. Era un medico in piena ascesa. Professionalmente è finito. Questa è una condanna che nessun giudice gli potrà mai togliere".

Prova rancore? "Gli anni sono passati. La vita è andata avanti. È andato avanti anche tutto il resto. Alla mia età odio e rancore sono cose che non mi appartengono".