Rogoredo, volontari con la ramazza e picnic nel bosco dove osano solo i pusher

Via al recupero dell’area. L’appello: tutti con Italia Nostra

Più volte le forze dell’ordine sono dovute intervenire

Più volte le forze dell’ordine sono dovute intervenire

Milano, 8 settembre 2017 - Il primo momento di riappropriazione del bosco di Rogoredo, meglio noto come il bosco dello spaccio, avverrà domenica 24 settembre, almeno nelle aspettative dei promotori, per cominciare a propagare il messaggio e l’ambizione del cambiamento. A tal proposito il Comune, Italia Nostra e Legambiente invitano chiunque ne abbia voglia, quella domenica mattina, a partecipare alla pulizia del bosco, dove oggi osano solo i pusher e i loro clienti, e al pic-nic che seguirà una volta deposta la ramazza. Un evento che nasce dalla combinazione di due eventi e di una delibera. Gli eventi che si incontreranno nel verde di via Sant’Arialdo sono l’edizione 2017 di Puliamo il Mondo e Greencity. La delibera in questione è quella approvata dalla Giunta di Palazzo Marino il 28 luglio scorso, poco più di un mese fa, quella con la quale è stata assegnata proprio ad Italia Nostra la difficile missione di trasformare il bosco dei pusher in un parco per tutti.

La convenzione tra Palazzo Marino e l’associazione ambientalista non è stata ancora firmata, si conta di chiudere entro la fine del mese in corso. «Con i suoi 65 ettari, il bosco di Rogoredo è più grande del parco Sempione – fa sapere Luisa Toeschi, presidente di Italia Nostra Milano Nord –. Si tratta di un’area verde interessantissima perché sono cento anni che nessuno vi mette mano e questo la rende la più naturale tra quelle presenti nella nostra città». «Noi – prosegue Toeschi – vogliamo trasformarla in qualcosa di più di un semplice giardino. Se tutto andrà come speriamo ci saranno piste per le mountain bike, percorsi di bird watching (l’avvistamento di uccelli ndr) e un luogo in cui possa essere raccontata la natura di Milano». Non facile, se si considerano le condizioni nelle quali si trova oggi il bosco. A sostegno di Italia Nostra c’è l’esperienza, felice e fortunata, del Parco delle Cave, che si estende su 120 ettari, grande il doppio del boschetto di Rogoredo. «Nel 1995 – ricorda Toeschi – quel parco era pesantemente infestato dallo spaccio di droga. Ma dopo tre anni di lavoro di squadra, grazie al coinvolgimento di più realtà, si è riusciti a risanarlo e oggi è un parco del tutto fruibile».

«Quella di domenica 24 – scandisce Pierfrancesco Maran, assessore comunale all’Urbanistica – sarà una giornata di pulizia ma anche una grande festa perché segnerà l’avvio della riappropriazione del boschetto del droga. Il compito di Italia Nostra non sarà semplice – ammette l’assessore – e per questo è importante far sentire loro che non sono soli. I milanesi hanno dimostrato più volte voglia di rimboccarsi le maniche e collaborare a rendere la città più bella, quindi sono certo saranno in molti ad accogliere l’invito». «Il giorno in cui abbiamo reso nota la delibera con la quale il Comune ci ha affidato la gestione del bosco abbiamo ricevuto tanti messaggi di sostegno da parte dei cittadini, molti ci hanno scritto di essere pronti a fare la propria parte. E questo ci ha fatto molto piacere» svela Toeschi.

giambattista.anastasio@ilgiorno.net

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