Bollettino Covid oggi, contagi in calo a Milano e Monza. Aumentano a Varese e Como

Il capoluogo lombardo resta il più colpito dalla seconda ondata: 1.788 casi in provincia, di questi 722 in città

Emergenza Covid a Milano: check point di via Novara

Emergenza Covid a Milano: check point di via Novara

Milano, 27 novembre 2020 - Milano è ancora una volta la città più colpita dalla seconda ondata di Covid-19 . Dei 5.389 casi registrati oggi in Lombardia 1.788 sono relativi alla Città Metropolitana, di questi 722 alla città capoluogo. Numeri in calo, però, rispetto a ieri quando erano rispettivamente 2.060 e 1.020.

Bollettino Covid Lombardia

Sono 5.389 i nuovi casi di Coronavirus in Lombardia, leggermente calati rispetto a ieri quando erano +5.697. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 40.931 tamponi, contro i 44.231 di giovedì. Il rapporto fra tamponi effettuati e i nuovi positivi è del 13.17 %. I morti nelle ultime 24 ore sono stati 181, contro i 207 di ieri. Il totale dei decessi ufficiali per Covid-19 nella sola Lombardia è di 21.393 vittime. Anche il numero dei ricoveri in ospedale è sceso di 127 unità, portando il totale a 7.869 (ieri erano 7.996). Lo stesso per quanto riguarda la terapia intensiva: sono stati 9 in meno nelle ultime 24 ore (ieri 8), per un totale di 925. Continua a crescere, invece, il numero dei guariti/dimessi: sono 15.054, per un totale di ora arrivato a 246.096. Ieri erano state 3.118. Per quanto riguarda le province lombarde, dopo Milano ci sono Varese con +837 (ieri +559), Como con +617 (ieri + 464) e Monza e Brianza con +435 (ieri + 666). Seguono Brescia con +336 (ieri +451), Pavia con +293 (ieri +341) e Mantova con +292 (ieri +219). Bergamo ha registrato 178 nuovi contagi (ieri +208), mentre sono 168 quelli a Lecco (ieri +235), 127 nella provincia di Lodi (ieri +114), 110 nella provincia di Sondrio (ieri +121) e infine 81 in quella di Cremona (ieri +125).

Coronavirus, i dati del 27 novembre in Lombardia
Coronavirus, i dati del 27 novembre in Lombardia

Bollettino Covid Italia

In leggero calo i nuovi casi di Covid in Italia: 28.352 oggi, contro i 29.003 di ieri, anche se con 10mila tamponi in meno (222.803). Il rapporto positivi/tamponi è leggermente in aumento, al 12,7% (ieri era al 12,46%). In dieci giorni il dato si è abbassato di circa cinque punti percentuali, il 16 novembre era a 17,92%%. Le vittime sono invece 827. Gli attualmente positivi scendono di 7.952 unità, mentre i guariti o dimessi sono 35.467. Calano anche i ricoveri (-354) e terapie intensive (-64). Riguardo le regioni, si registrano 5.389 casi in Lombardia, 3.418 in Veneto e 3.149 in Piemonte. Lazio + 2.276, Emilia Romagna +2.165

Lombardia, 'zona arancione' congelata: si tratta sulla data

In Lombardia il dato incoraggiante arriva dai ricoveri in calo: -8 in terapia intensiva e -118 in altri reparti. I guariti/dimessi in un solo giorno sono 3.118. La regione dovrebbe però restare zona rossa, con le attuali misure restrittive in vigore almeno fino al prossimo 3 dicembre. L'ultima parola sull'allentamento delle misure anti contagio dovrebbe arrivare in serata, anche se, dopo la doccia fredda del governo, che ieri sera ha disatteso le speranze dei lombardi, ormai è chiaro che il passaggio in zona arancione non avverrà oggi (a meno di clamorosi colpi di scena). Ma non è neanche detto che si debba aspettare fino al 3 dicembre per il cambio di colore. Già ieri sera le posizioni iniziali del ministro Speranza si sono stemperate in una telefonata al governatore lombardo: "A Fontana ho solo detto che sarebbe saggio prendersi tre o quattro giorni in più, ma se vuole uscire può farlo". Dal canto suo Fontana, forte dei dati in costante calo negli ultimi giorni sottolinea che "restare in zona rossa significa non fotografare la realtà dei fatti e non considerare i grandi sacrifici dei lombardi". Ma il braccio di ferro, consumato ieri durante il summit tra Governo e Regioni per definire le misure del nuovo Dpcm Natale che entrerà in vigore il 4 dicembre e che potrebbe cambiare le festività natalizie.

Dalle Rsa segnali positivi

Migliora la situazione anche nelle residenze sanitarie per anziani, anche loro al centro della nuova ondata di contagi. L’incidenza "del numero di positivi sui tamponi effettuati" tra ospiti e pazienti del Pio Albergo Trivulzio di Milano "è dello 0,49%", secondo quanto segnala lo stesso istituto nell’ultimo bollettino che riporta i controlli effettuati nella settimana dal 17 al 23 novembre. Il dato del "numero di positivi sui tamponi effettuati" tra il personale "è dello 0,41%". In particolare, nell’ultima tranche di esami sono stati effettuati oltre 400 tamponi sugli oltre 600 tra pazienti e ospiti presenti e sono stati accertati solo due casi di positivi asintomatici. Dal 17 al 23 novembre, comunica ancora l’istituto, "sono stati eseguiti 28 tamponi, di cui 24 a personale sanitario e 4 a personale non sanitario" e solo una persona è risultata positiva. Rispetto "alla pregressa attività di screening - spiega ancora il Trivulzio - si segnala l’introduzione della possibilità di svolgimento della diagnostica attraverso test antigenico, cosiddetto tampone rapido, di cui questo istituto vanta già la disponibilità in ragione delle prime consegne ricevute nei giorni scorsi".

A medici e Rsa i primi vaccini anti-Covid

Proprio il personale delle Residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa) e i loro ospiti saranno tra gli oltre 200.000 soggetti coinvolti nella prima fase di somministrazione del vaccino contro il Coronavirus in Lombardia. Di questo gruppo faranano parte anche gli  operatori sanitari, socio-sanitari e amministrativi degli ospedali pubblici. È quanto ha comunicato ieri in una nota la Direzione Generale dell’assessorato regionale al Welfare. "Regione Lombardia – prosegue la nota – lo ha già comunicato in seguito alla richiesta pervenuta da Domenico Arcuri, commissario straordinario del Governo per l’emergenza Coronaviurs, nell’ambito della predisposizione del piano di fattibilità della campagna". "Si sta inoltre concludendo il conteggio anche degli operatori delle strutture ospedaliere private che saranno ugualmente coinvolti sempre nella prima fase – si precisa ancora nella nota diramata ieri da Palazzo Lombardia – . Insieme ai soggetti da vaccinare inizialmente, nello specifico 168.525 tra operatori sanitari, socio-sanitari e amministrativi di Aziende Socio-Sanitarie Territoriali (ASST) e RSa e oltre 57.000 ospiti delle residenze, è stata fornita nella comunicazione indirizzata al commissario, anche la capacità di stoccaggio dei vaccini. All’occorrenza 11 ASST lombarde sarebbero pronte a stoccare le scorte nei congelatori a meno 70 gradi".

Drive-through: il Nord Milano diventa capitale delle analisi 

Nel frattempo si prosegue con i tamponi. E' il Nord Milano il campione di quelli eseguiti in 10 minuti senza scendere dall’auto, oppure a piedi lungo un percorso dedicato. A Cinisello il drive in è al Bassini, 7 giorni su 7 dalle 8 alle 20. Seconda in ordine di apparizione la postazione di Sesto, attiva dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14. Due le entrate: in macchina da via Carducci e a piedi in via XX Settembre. La prenotazione avviene sul sito web di Ats Milano. A Cologno il drive through, dopo una petizione, ha aperto in via Boccaccio. Dai neonati ai centenari, a Bresso il pit stop coi tamponi molecolari si fa al centro sportivo comunale di via Deledda. Punti tampone per i più giovani, da zero a 18 anni, e personale docente a Paullo, Gorgonzola, Peschiera, Vizzolo, Cusano e Bollate. A Linate due postazioni ancora in modalità drive in: quello dell’Aeronautica militare e l’altro di ParkinGo. Ormai rodato e facilmente raggiungibile attraverso un percorso guidato, all’esterno del Pronto soccorso, il punto tamponi del Policlinico San Donato. Le postazioni dell’Asst di Melegnano e della Martesana si trovano a Vizzolo, Cernusco, Vaprio, Peschiera, Paullo e Gorgonzola. Nel Rhodense tamponi drive in e per pedoni dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 15, al Pot di Bollate. Altra sede il presidio ospedaliero “Casati” di Passirana, a Rho. Ieri l’altro il taglio del nastro a Carugate per il Covid-point al Palazzetto dello sport. Tamponi rapidi a prezzi calmierati: 15 euro per i residenti. Alla clinica San Carlo di Paderno infine test molecolari anche nell’ambito del Servizio sanitario nazionale.

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