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Evade dal carcere di Bollate, la polizia: "Dobbiamo catturarlo"

Aperta un'inchiesta. La denuncia del sindacato Sappe: "Le carceri sono più sicure assumendo gli agenti che mancano, finanziando gli interventi per far funzionare i sistemi antiscavalcamento e potenziando i livelli di sicurezza"

Il carcere di Bollate

Bollate (Milano), 15 dicembre 2015 - Evaso dal carcere di Bollate (Milano). Si tratta di un detenuto straniero che era ristretto nel VII Reparto detentivo. A darne notizia è il sindacato autonomo Polizia Penitenziaria Sappe. “L’episodio è accaduto verso le 13.15 di lunedì - spiega il segretario generale del Sappe -. Sono ancora da chiarire le modalità di fuga, ma sono immediatamente iniziate le ricerche di Polizia Penitenziaria ed altre Forze di Polizia per catturare l’uomo, un serbo di 52 anni, ristretto con un fine pena agosto 2018 per spaccio e violenza sessuale. Detenuto da tre anni era giunto a Bollate dal carcere di Vigevano lo scorso settembre e ora l’interesse di tutti è catturarlo ed assicurarlo alla giustizia”. La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta sull'evasione. Si occupa del caso il pm Alessandra Cerreti, di turno quando l'uomo è fuggito dal penitenziario.

“Le carceri sono più sicure assumendo gli Agenti di Polizia Penitenziaria che mancano, finanziando gli interventi per far funzionare i sistemi antiscavalcamento, potenziando i livelli di sicurezza delle carceri”, conclude Capece. "Altro che la vigilanza dinamica, in atto a Bollate da anni, che vorrebbe meno ore i detenuti in cella senza però fare alcunchè. Al superamento del concetto dello spazio di perimetrazione della cella e alla maggiore apertura per i detenuti deve associarsi la necessità che questi svolgano attività lavorativa e che il personale di Polizia Penitenziaria sia esentato da responsabilità derivanti da un servizio svolto in modo dinamico, che vuol dire porre in capo a un solo poliziotto quello che oggi fanno quattro o più agenti, a tutto discapito della sicurezza. Le idee e i progetti dell’Amministrazione Penitenziaria, in questa direzione, si confermano ogni giorno di più fallimentari e sbagliati”.