Blitz dalla finestra, Brera occupato

Alta tensione nel liceo: in 200 passano la notte tra cortile e palestra. La preside: atto di forza senza motivo

Migration

di Federico Dedori

Il presidio alle porte della scuola, la finestra aperta per i rinforzi chiusi fuori, l’incursione e poi l’annuncio: "Il liceo Brera è occupato". Nel braccio di ferro tra studenti e dirigenza, i primi hanno avuto la meglio. Negli ultimi tre giorni, il muro contro muro aveva provocato il ferimento del vicepreside e denunce da parte degli studenti su un presunto "sequestro". La dirigente Emilia Ametrano non ci sta: "Il primo gruppo è entrato all’interno della scuola nel tardo pomeriggio di lunedì, quando i collaboratori, già a casa, avevano chiuso i bagni e le aule dell’istituto. Tutti erano liberi di uscire. Con la forza però hanno deciso di compiere questo gesto". La svolta è avvenuta nella mattinata di ieri, quando alcuni studenti, già all’interno della scuola, sono riusciti a far entrare i compagni. In poco tempo la situazione è cambiata, e dopo vari momenti di caos e di dialogo con le forze dell’ordine e la dirigenza è scattata l’occupazione. "Ce l’abbiamo fatta – hanno esultato sui social dal collettivo –. Nonostante tutte le difficoltà, credendo veramente nelle problematiche che portavamo. Il Brera non occupava da 10 anni. È il primo passo per ricostruire la scuola". Per Ametrano, l’atto di forza "non ha nessuna base: abbiamo due psicologhe che oltre allo sportello girano nelle classi; e i nostri percorsi di alternanza sono in collaborazione con Scala, Gallerie d’Italia e Triennale. Nessuno stampa fotocopie. Lo dicono loro stessi: hanno occupato perché lo hanno fatto nelle altre scuole". Gli studenti si sono impossessati del cortile e della palestra e in 200 si sono fermati per la notte: "Chiunque voglia continuare a fare lezione può farlo. Per i prossimi giorni stiamo chiedendo altri spazi in cui poter tenere collettivi – ha sottolineato una studentessa di quarta –. Questa, per noi, è una grande vittoria". Nel frattempo, il video dell’incursione degli studenti è circolato sui social, e diversi utenti si sono schierati contro l’occupazione.

La preside ha passato la serata coi ragazzi: "Dopo aver rotto alcune finestre, mi hanno detto di aver paura per la loro sicurezza: abbiamo messo delle sbarre e chiamato la security. Io ho fatto sempre tutto con la polizia presente. Abbiamo fatto tre accordi, di cui uno anche scritto, ma sono divisi: ognuno voleva fare quello che voleva". Gli studenti dovrebbero smobilitare domani, in contemporanea con quelli del Pasolini; al Berchet resteranno fino a sabato.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro