GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Accordo tra Comune e Clear Channel, il bike sharing elettrico non chiuderà

Meno costi per Palazzo Marino ma la società avrà più stalli in centro

Bike sharing elettrico

Milano, 22 maggio 2017 - Il servizio del bike sharing non chiude. Le mille biciclette rosse a pedalata assistita potranno essere noleggiate anche dopo la fine del mese in corso, anche dopo la fine di maggio, il termine che la Giunta si era prefissata per decidere che fare. La scelta di andare avanti sarà ufficializzata nei prossimi giorni, ma ieri Marco Granelli, assessore comunale alla Mobilità, è parso ottimista sul buon esito del confronto con Clear Channel, la società che gestisce il servizio.

Il caso bike-sharing si era aperto alla fine di aprile, quando lo stesso Granelli, in occasione del rinnovo del contratto di servizio di Atm, aveva fatto sapere che per le biciclette rosse si era ritenuto opportuno non andare oltre una semplice proroga. E di un mese appena. Il motivo? «Stiamo facendo delle analisi sui costi e benefici del servizio – aveva spiegato l’assessore –. Lo consideriamo un gioiello e un’eccellenza della nostra città, ma ad oggi i costi sono molto elevati. La gestione di mille bici costa all’anno oltre un milione di euro». Per l’esattezza 1,1 milioni di euro: questo l’ammontare della spesa che non si riesce a coprire con i noleggi e con la pubblicità. Parole, quelle dell’assessore, sufficienti a provocare la sollevazione di mezzo Pd. A capeggiare l’ala dei consiglieri comunali critici nei confronti dalla Giunta è Carlo Monguzzi, presidente della commissione Mobilità. Un dissenso originato non solo dal caso bike sharing ma anche dal taglio dei bus notturni e delle frequenze delle corse in periferia nel fine settimana.

Nelle ultime settimane Palazzo Marino ha quindi aperto un tavolo con Clear Channel per capire come salvare il servizio, chiedendo innanzitutto alla società che gestisce le bici di produrre i giustificativi delle entrate e delle uscite in modo da capire se si possa ridurre quell’esborso extra di 1,1 milioni di euro al quale l’amministrazione è stata fin qui costretta. Il nodo adesso sembra dipanato. «Abbiamo raggiunto con Clear Channel un’intesa sul contenimento dei costi, una soluzione che consentirà al Comune un risparmio significativo, ben oltre il 10 per cento, rispetto a quanto speso finora» fa sapere Granelli dal cantiere per la realizzazione della stazione della Metropolitana 4 in piazzale Susa. Come si è riusciti a recuperare risorse? Entro la fine del suo mandato, la Giunta comunale vuole portare da 280 a 350 il numero complessivo delle stazioni del bike sharing. In particolare, si provvederà a concentrare un buon numero di nuovi stalli in centro e ad ampliare quelli esistenti. Uno dei motivi della bassa redditività del bike sharing elettrico risiede, infatti, nella sproporzione tra il numero di bici e il numero di stalli effettivamente disponibili in Area C nelle ore in cui la città si muove, per lavoro, dalle periferie verso il centro. Nuovi spazi per le biciclette rosse dovrebbero portare a nuovi ricavi e a ridurre, quindi, l’extracosto. Già affrontato il problema batterie: si ricorrerà a quelle che garantiscono una durata di 15-18 mesi. Granelli assicura, infine, che l’eventuale rincaro delle tariffe può essere rimandato.