
Bruce Springsteen durante un concerto a San Siro
Milano, 15 novembre 2016 - Linea dura del Comune sullo scandalo di Bigliettopoli. Dopo l’apertura di un’inchiesta da parte della Procura e la mozione presentata dalla Lega sulla vendite tramite "bagarini" online dei biglietti per i concerti allo stadio di San Siro, scende in campo l’assessore allo Sport Roberta Guaineri: "La vicenda, con l’esposto alla Procura e le indagini in corso, ha già trovato la via ideale perché si faccia chiarezza. È evidente, tuttavia, come il Comune non possa tollerare nessun tipo di illegalità, a maggior ragione quando riguarda l’utilizzo da parte di terzi di un impianto di proprietà comunale". Nel mirino ci sono due concerti al Meazza, quello di Bruce Springsteen dello scorso 3 luglio organizzato dalla Barley Arts, e quelli dei Coldplay in programma il 3 e 4 luglio prossimi e promossi da Live Nation.
Sia per il Boss che per la band inglese i biglietti messi in vendita online tramite il sito autorizzato Ticketone sono stati "rastrellati" in pochi minuti e sono finiti subito dopo sui siti di "secondary ticketing", cioè di bagarinaggio online, a prezzi molto più cari (biglietti da 97 euro sono arrivati a costare 670 euro). Non è finita. Un servizio delle Iene andato in onda su Italia 1 lo scorso 9 novembre ha svelato che in alcuni casi i biglietti per i concerti sono stati venduti direttamente dai promoter (Live Nation è la principale "imputata") ai siti di bagarinaggio online. Un sistema che secondo quanto svelato dalla Iene consente di moltiplicare i ricavi sia ai promoter che ai gestori dei siti di "secondary ticketing". Gli unici a perderci, e molto sono i fan, costretti a sborsare centinaia di euro per un biglietto oppure a restare a casa per non essere riusciti ad acquistare i ticket dai rivenditori autorizzati e ai prezzi "normali".
Le reazioni degli artisti non si sono fatte attendere. Il primo a mollare Live Nation è stato Vasco Rossi. Il capogruppo della Lega a Palazzo Marino Alessandro Morelli, intanto, ha depositato una mozione in Consiglio comunale in cui denuncia "lo scandalo di bigliettopoli" e chiede alla Giunta Sala di "convocare in commissione Sport i vertici di M-I Stadio (la società controllata da Milan e Inter che gestisce il Meazza, ndr) e di Live Nation. Ci troviamo di fronte a una truffa nei confronti dei fan e a un grave danno di immagine per il Comune, proprietario dello stadio di San Siro". La Guaineri apre alle richieste della Lega: "Come noto, non è Palazzo Marino che gestisce San Siro, ma interpelleremo M-I Stadio, nell’ambito della convenzione con i club, su quanto emerso sui giornali e siamo pronti a farne partecipi i consiglieri comunali in un’apposita commissione e in totale trasparenza".
L’assessore, avvocato di professione, chiosa così: "Non intendiamo affrettare conclusioni e rispettiamo il corso della giustizia. Sia chiaro, però, che a Milano pretendiamo correttezza e legalità". In serata M-I Stadio esprime la sua posizione in una nota: "M-I Stadio è totalmente estranea a qualsiasi decisione su canali, prezzi e modalità di vendita dei titoli di accesso alle manifestazioni, accordi di cui non è neppure a conoscenza, non stipulando i contratti né con le società di ticketing, né con chi si esibisce. È M-I Stadio per prima a volere trasparenza e rispetto della legalità e, non avendo alcun ruolo e alcun titolo in merito, attende gli eventuali pronunciamenti da parte delle autorità competenti".