
Simone Lunghi da tempo controlla il Naviglio
Milano, 26 marzo 2019 - Bici gialle vandalizzate e abbandonate ovunque. Alcune sono state raccolte dal Naviglio, ora in secca, per tre volte. «Il problema è che nessuno le ritira. Che facciamo? Le mettiamo nuovamente a disposizione dei vandali?», domanda Simone Lunghi, istruttore della Canottieri San Cristoforo e a capo del team “Angeli dei Navigli”, volontari che si prendono la briga di raccogliere rifiuti e materiali ingombranti dalle acque dei canali (ma non solo), il quale ieri ha postato un video-denuncia su Facebook. Il problema riguarda le bici col marchio Ofo. Quelle gialle, appunto, appartenenti a una delle due società private che a Milano offrono servizi di bike sharing senza postazioni fisse.
«Ne abbiamo raccolte venti, alcune per tre volte. Abbandonate e vandalizzate, che ora sono lungo la ciclabile del Naviglio Grande. Ma nessuno le porta via». Così restano sparse per Milano in balìa di incivili. «Ho telefonato più volte alla Polizia locale, la quale risponde di segnalare il ritrovamento ad Ofo o ad Amsa, trattandosi ormai di rifiuti ingombranti (e per l’abbandono dei quali è prevista una multa da 300 euro). Il fatto è che Ofo ormai non risponde nemmeno alle mail e Amsa non può intervenire perché le biciclette hanno un proprietario, che è Ofo. Collocate vicino al Naviglio, queste bici tornano a essere un’esca per chi si diverte a buttarle dentro l’acqua. Comune, che si fa? Questo degrado dei rottami è un orribile biglietto da visita per Milano». Da Palazzo Marino rispondono che la responsabilità è di Ofo, società che risulta ancora attiva e in servizio.
in base al bando del Comune, sottolineano gli uffici, la responsabilità e la cura dei veicoli, che siano in servizio o no, è del proprietario. Dall’azienda, per ora, nessuna replica. Nei mesi scorsi era emerso che i vandali colpiscono ogni mese il dieci per cento della flotta di bici gialle, che è di 4mila mezzi. E tante bici “spariscono” anche perché parcheggiate in spazi privati. Ora la situazione potrebbe essere peggiorata. «Finora – conclude Lunghi – in un anno e mezzo ho raccolto almeno 350 bici abbandonate. Pochissime di privati, una decina del BikeMi comunale, 40 Ofo e tutto il resto, la maggior parte, Mobike (l’altra società che offre il servizio, ndr), ma queste ultime sono sempre state portate via dal proprietario dopo la segnalazione. Il problema delle bici non ritirate riguarda solo Ofo. Mi chiedo come mai l’azienda non venga multata».