
di Roberta Rampini
I primi a rispondere quando suoni il citofono sono Brando e Lara, i due cani che Elisabetta Barbieri e il marito Roberto Xalle avevano adottato da un rifugio della Spagna e in Puglia. Abbaiano e scodinzolano, "ma hanno capito che è successo qualcosa". Occhi lucidi e rossi, con il cellulare in tasca, in attesa di notizie dall’obitorio dell’ospedale di Pesaro, il marito Roberto racconta: "L’avevo sentita al telefono a mezzanotte, prima che si mettesse in viaggio. Poi domenica all’alba lo schianto. Abbiamo fatto tantissimi viaggi insieme da sud a nord, ma da tre settimane mi sono fermato perché ho un problema al ginocchio e non riesco a guidare".
Sessantatré anni, Betty (come la chiamavano tutti), residente a Rho, era “staffettista“ dell’Enpa e di altre associazioni animaliste: prendeva dai rifugi cani e gatti abbandonati e li portava alle famiglie adottive. È morta in un incidente stradale domenica alle 5.30 sulla A14 tra Pesaro e Cattolica. Secondo quanto ricostruito dalla polizia stradale, per un tamponamento tra due autotreni, uno si è rovesciato sulla carreggiata proprio mentre sopraggiungeva il furgone, carico di cuccioli di cani (una cinquantina) e gatti (una decina). Sposati da 32 anni, Elisabetta e Roberto condividevano l’amore per gli animali: "Nelle staffette io facevo l’autista, insieme a un altro volontario ci davamo il cambio, Elisabetta il “guardiano“, prendeva i contatti con rifugi e associazioni, cercava le famiglie adottive, si assicurava che tutto fosse in ordine, vaccini, microchip e curava gli animali durante il trasporto, si partiva il sabato mattina e rientrava la domenica pomeriggio – racconta il marito – proprio nei giorni scorsi eravamo andati da un notaio per costituire una nuova associazione che si occupasse di cani e gatti abbandonati, maltrattati e altre attività. Era il suo sogno, il nostro sogno. Ora dovrà continuare senza di lei, ma lo farò sicuramente".
A casa il marito Roberto, i figli Andrea di 25 e Marco di 33 anni aspettano il rientro della salma per dare l’ultimo saluto.
Intanto la famiglia è sommersa dall’affetto di chi l’ha conosciuta: "Non sapevo che Elisabetta fosse così amata e stimata – aggiunge il marito – l’ho capito leggendo i messaggi sui social e dalle telefonate che ho ricevuto in queste ore. Gli amici hanno condiviso le foto per ricordarla, era sempre sorridente, con i cani in braccio, quelli che salvava e portava alle famiglie. Si assicurava che fossero brave persone e quando riceveva le foto dei cani nella loro nuova casa era felicissima". Molto conosciuta per questa attività, Elisabetta era anche volontaria Avis, "donava il sangue ma aveva paura degli aghi", commenta il marito.
Cordoglio da parte dell’amministrazione comunale di Rho: "Esprimiamo dolore per la tragica scomparsa della concittadina Elisabetta, conosciuta da tutti come Betty, lascia un vuoto enorme e improvviso nel mondo delle associazioni animaliste e nella nostra città. È un momento drammatico che lascia attoniti, una grande perdita".