Coronavirus, Sala: "Non in vacanza dove chiedono test". Solinas: "Abbia decenza di tacere"

E' scontro tra il sindaco di Milano e il governatore della Sardegna sull'opportunità di un passaporto-certificato sanitario di negatività al Covid-19

Beppe Sala e Christian Solinas

Beppe Sala e Christian Solinas

Milano, 27 maggio 2020 - E' scontro aperto tra il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas sull'opportunità di un passaporto-certificato sanitario di negatività al Covid-19, da chiedere a tutti i turisti in arrivo nell'Isola a partire dal 3 giugno. 

"Vedo che alcuni presidenti di Regione, ad esempio quello della Liguria, Giovanni Toti, dicono che accoglieranno a braccia aperte i milanesi, altri, non li cito, dicono 'magari se fanno una patente di immunità' è meglio" - ha detto il primo cittadino di Milano in un video postato sui social - qui parlo da cittadino prima ancora che da sindaco: quando deciderò dove andare per un weekend o una vacanza me ne ricorderò".

Solinas, che assieme a al governatore della Sicilia Musumeci è il maggiore sostenitore del passaporto, ha subito replicato che "Sala in materia di coronavirus dovrebbe usare la decenza del silenzio, dopo i suoi famigerati aperitivi pubblici in piena epidemia. Nessuno ha chiesto improbabili patenti di immunità, ma un semplice certificato di negatività". E ha spiegato che "la Sardegna lo ha fatto proprio per poter accogliere al meglio e in sicurezza tutti i cittadini, anche e soprattutto quelli che sarebbero fortemente penalizzati se il governo andasse avanti nell'ipotesi di bloccare la mobilità dei residenti in regioni considerate a rischio superiore verso quelle a basso rischio". Oltretutto, "con la mia proposta, anche un cittadino di Milano potrebbe godersi da subito le vacanze in Sardegna facendo un semplice test che ne certifichi la negatività al virus al momento della partenza". Solinas ha concluso: "Questa di Sala è l'ennesima strumentalizzazione infelice per cercare una ribalta mediatica che, per altri versi, su questo tema già gli appartiene e che difficilmente dimenticheremo".

Il primo cittadino di Milano è così nuovamente intervenuto sull'argomento con un post su Facebook: "A parte il fatto che non è così semplice disporre di questi test, penso sia sbagliato discriminare gli italiani per regioni di appartenenza. Milano e la Lombardia saranno sempre terre di liberta' e di accoglienza. Ci aspettiamo lo stesso dal resto del Paese".  Sala, che si è rivolto direttamente a Solinas, ha infine precisato di "rispondere con educazione a quanto da lei affermato. Ho parlato a titolo personale, ma non tiro proprio indietro la mano: io non andrei in vacanza laddove fosse richiesto un test di negativita' al virus".

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