Battaglia sugli alberi "Tagliati quelli morti" Ma per Legambiente è l’ennesimo scempio

Novate, motoseghe comunali in azione nel giardino del Polì

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di Davide Falco

Nuovi tagli del verde pubblico, Legambiente chiede spiegazioni. La potatura più evidente è stata quella del giardino della Polì, la struttura sportiva chiusa dal 2020, ma le zone toccate sono state anche altre. Gli interventi infatti hanno riguardato in particolar modo il parco pubblico di via Cervino, la piazzetta antistante l’ingresso del cimitero monumentale di via Rimembranze e il giardino del centro polifunzionale Polì.

Nel parco di via Cervino sono state eseguite potature sugli alberi ad alto fusto e sono stati tagliati gli abeti morti. La manutenzione comprende anche l’abbassamento delle siepi e, nelle prossime settimane, proseguirà con la riqualificazione della ex fontana che sarà trasformata in una fioriera con essenze vegetali che garantiranno una nota di colore grazie a fioriture cadenzate in diversi mesi dell’anno. I lavori, oltre a concentrarsi sul verde, riguardano anche i giochi per i bambini, alcuni dei quali saranno restaurati, mentre altri saranno sostituiti e la pubblica illuminazione sarà completamente ripristinata.

I lavori sulla piazzetta d’ingresso del cimitero monumentale riguardano la sistemazione delle aiuole, dove saranno piantati alberi a basso fusto e arbusti, passaggio conclusivo del progetto di riqualificazione dell’ingresso del vecchio cimitero di via Rimembranze. Altri importanti lavori riguardano il giardino del centro polifunzionale Polì, dove è in corso una manutenzione straordinaria del verde con potature sulle piante presenti e con la sostituzione delle vecchie siepi. Queste sono state aggredite da un infestante che, oltre a comprometterne lo stato di salute, stava ammalorando la recinzione esterna. Le siepi tagliate saranno sostituite con nuove essenze più idonee e maggiormente resistenti. "È un vero scandalo – insorge però la sezione locale di Legambiente –. Parlando del Polì in commissione del territorio, il Comune aveva detto di dovere pulire un po’ la zona. Sono stati potati una settantina di alberi e tagliate tutte le siepi. Continuano a piantumare delle piantine che con il caldo muoiono perché nessuno le cura".

"Il concetto amministrativo adottato è quello degli anni sessanta, in cui non si aveva ancora la consapevolezza del valore e della utilità del verde. Continuano a togliere ossigeno, senza preoccuparsi delle conseguenze che si riflettono sul territorio. Non c’è rispettodel verde", concludono da Legambiente Novate.

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