
Marco Lensi, 56 anni, ha subito il furto mentre stava facendo shopping
Milano – Quel Rolex non ha soltanto un valore economico ma anche affettivo, perché Marco Lensi lo ha portato al polso per 35 anni. Un “compagno di viaggio”, regalo di una ex fidanzata, che il 23 dicembre 2023 è stato portato via da un “rolexaro“, uno dei ladri specializzati in furti di orologi della celebre marca svizzera. A novembre dell’anno scorso Lensi ha ricevuto una buona notizia, perché il prezioso è stato rinvenuto a Ginevra grazie al numero di matricola che, presentato al momento della denuncia nel 2023, ha fatto scattare l’alert internazionale sulla provenienza furtiva dell’orologio e ha consentito di risalire al legittimo proprietario. Una vicenda conclusa con un lieto finale? Non ancora, perché da quando ha ricevuto la comunicazione sul ritrovamento Lensi non è riuscito a ottenere la restituzione di ciò che è suo, “ostaggio“ della burocrazia e di pratiche che stanno camminando a passo di lumaca.
“Ci si lamenta della lentezza della giustizia italiana ma quella svizzera non è da meno – spiega il legale che lo assiste, l’avvocato Piero Porciani –. È assurdo che una persona, vittima di furto, pur avendo espletato da mesi tutti i passi necessari debba attendere così tanto perché sia rispettato un diritto”. Lensi, 56 anni, è stato derubato mentre stava facendo shopping nel centro di Verona, l’antivigilia di Natale, da una persona che si è avvicinata a piedi e gli ha sfilato l’orologio dal polso, con la destrezza che contraddistingue i “rolexari“. Un orologio modello Sea Dweller, con quadrante nero, che vale circa 12.500 euro. “Mi hanno portato via un oggetto che per me ha anche un grande valore affettivo – racconta Lensi – perché mi è stato regalato 35 anni fa e da allora è sempre stato con me. Anche per questo è importante riuscire a riaverlo, ma finora sono rimasto bloccato in un impasse che non mi riesco a spiegare, dopo aver dimostrato con documenti alla mano che è di mia proprietà”.
Lensi, dopo il furto, si è presentato dai carabinieri di Verona e ha sporto denuncia contro ignoti. Nei mesi successivi è arrivata la sorpresa perché, caso raro nel caso di furti di Rolex, gli è stato comunicato dalla Svizzera il ritrovamento. L’orologio, infatti, era stato portato per una riparazione nel centro assistenza Rolex di Ginevra, da una persona che ne era entrata in possesso, e quindi trattenuto lì quando è scattato l’alert. Il Rolex, dopo il furto, presumibilmente era finito nelle mani di ricettatori e rimesso sul mercato come usato. È stata quindi presentata un’integrazione della denuncia, notificando la ricomparsa del prezioso. L’avvocato Porciani si è attivato da Milano a Verona ottenendo il nulla osta alla restituzione nell’ambito delle procedure di cooperazione internazionale, ma la pratica si è incagliata in Svizzera. Dall’autorità giudiziaria ginevrina, a cui sono stati trasmessi gli atti, nessuna risposta. Rolex, sollecitata più volte dal legale, ha comunicato che la pratica è nelle mani delle autorità competenti. E che le procedure, in questi casi, possono richiedere tempi lunghi.