
di Francesca Grillo
Intere generazioni sono passate davanti a quel bancone, entrando dalla porta che si affaccia verso il Naviglio, sotto quell’insegna: "Bar Commercio". È un pezzo di storia corsichese, nato e cresciuto nella centralissima via Cavour. Qui, sono passati i bambini dopo la scuola, i ragazzi che passeggiavano lungo il corso, i pendolari, i tassisti, gli anziani che ancora ricordano quando dietro al bancone c’era Francesco, occhiali sul naso e sguardo generoso. Come lo era lui. Generoso con la sua vita, con la sua famiglia, con i clienti che sono passati nel suo bar. Oggi, gestito dalle figlie Rosy e Francesca Androsiglio, il bar vive nel ricordo di papà "che aveva dietro una donna meravigliosa, mamma". Per realizzare il suo sogno, Francesco aveva al suo fianco Maria Donata, donna fortissima che lo ha accompagnato in tutti i suoi viaggi e condiviso speranze. La storia di questa famiglia inizia da immigrati in Germania, dove i genitori delle gemelle Rosy e Francesca e della sorella Cristina (che ha scelto un’altra strada rispetto a quella segnata dal papà con il bar) rimangono per 11 anni. Le bambine crescono qualche anno in collegio a Como, perché mentre lavorava in azienda a produrre cotone, Francesco sognava di tornare in Italia e aprire il suo bar. L’esperienza ce l’ha: come secondo impiego in Germania, gestisce un circolo. I sacrifici sono tanti, ma il desiderio è fortissimo. E quando la passione guida l’ambizione, raggiungere l’obiettivo è una necessità.
La famiglia torna tutta in Italia, si trasferisce per un periodo a Rozzano, dove vive la nonna paterna. Poi Francesco passa per caso da via Cavour: è un colpo di fulmine con quel bar vicino al Naviglio milanese. È lui: il bar che sognava fin da ragazzo è il Bar Commercio e nel luglio del 1981 lo compra. Rosy oggi ricorda i sacrifici, le giornate trascorse dietro il bancone, dopo la scuola, ma anche gli occhi di suo padre, contento di aver realizzato un sogno. E che direbbe oggi del riconoscimento arrivato da Regione Lombardia: "La vostra attività è stata riconosciuta e inserita nell’elenco regionale delle realtà storiche e di tradizione - cita la lettera firmata dall’assessore Guido Guidesi -. Il riconoscimento è la conferma che la vostra attività rappresenta un patrimonio economico e di tradizioni importante, un’eccellenza, esempio di ingegno e laboriosità".