
La partigiana Annunziata Cesani
"Stiamo aspettando da anni". Così l’Anpi sestese, guidata da Carlo Rapetti, inizia il racconto su quella che doveva essere l’intitolazione di un luogo pubblico in onore di Annunziata Cesani, la Ceda: giovane staffetta partigiana, direttrice dell’ospedale cittadino, assessore alla Salute, promotrice del concorso "Sesto e i suoi studenti" e poi storica presidente dell’associazione partigiani di Sesto San Giovanni fino alla sua scomparsa nel 2013 all’età di 86 anni. L’Anpi non aveva pensato a uno spazio qualsiasi, ma ai giardini di Villa Zorn, per decenni la casa dei partigiani e della Ceda. "La scelta del luogo non è casuale, perché è un luogo vincolato al suo operato da forti legami fisici e simbolici e perché sarebbe un ringraziamento a una donna che ha dedicato larga parte della sua vita proprio alla comunità di Sesto San Giovanni". La proposta giace ormai da anni. E, in questi giorni, è stata risollevata proprio dall’Anpi cittadina, dopo l’inaugurazione istituzionale di uno slargo dedicato a Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi in via Cavallotti. "Con un percorso veloce e preferenziale, la Commissione toponomastica e la giunta poi hanno deliberato questa scelta. Invece, si creano ostacoli, si inventano riferimenti a leggi inesistenti, si rimanda continuamente un incontro con l’associazione per arrivare a dedicare i giardini di Villa Zorn alla Ceda, nonostante centinaia di firme raccolte a sostegno della richiesta".
In questi anni sono stati intitolati giardini a Depero, Falcone e Borsellino, alla caduta del muro di Berlino, don Sturzo, Oriana Fallaci, Norma Cossetto. Nel 2022 era attesa l’intitolazione alla Ceda, ma la scelta era ricaduta sull’area verde tra via Tevere/Arno/viale Italia, suscitando diverse reazioni di contrarietà in città. "Come presidente della commissione toponomastica non ho alcun problema. In passato ho già votato l’intitolazione di un giardino alla partigiana Ceda, così come al controverso personaggio politico Bettino Craxi. Non ho preclusioni di sortaa". La.La.