
"Bambini costretti a giocare nella polvere e nel fango"
"Bambini costretti a giocare nella polvere e nel fango". Genitori arrabbiati alla scuola materna di via Lazzati, l’opposizione fa propria la battaglia e Vivere Cernusco ha già depositato un’interpellanza sull’esterno dell’asilo: sarà discussa nel prossimo consiglio. "Le famiglie vogliono sapere se a settembre i loro figli si troveranno nella tessa situazione attuale e la risposta è sì - dice il capogruppo Giordano Marchetti -. La ragione è semplice: non c’è un progetto per sistemare il giardino e quindi il denaro dal quale si vorrebbe pescare per pagare il conto, 95mila euro accantonati per la sistemazione degli istituti cittadini, in questo caso non basta".
La vicenda ha radici lontane: "Le prime lamentele risalgono al 2017 - ancora Marchetti - per questo vorrei che il sindaco Zacchetti, che lo scorso mandato aveva tenuto per sé la delega ai Lavori pubblici, spiegasse le ragioni di questa inerzia". A far spazientire mamme e papà è stato il cantiere avviato nei giorni scorsi alla materna di via Buonarroti per allargare il dehors, "un’operazione che divide i piccoli in “Serie A” e “Serie B” - sottolinea il capogruppo - questa è la percezione dei genitori". La prossima estate "in via Lazzati non ci saranno né ruspe, né operai. Un dato che emergerà in aula con buona pace delle famiglie". Il gruppo di minoranza denuncia "ritardi anche sulla stessa via Buonarroti". La stoccata finale, "se Zacchetti dedicasse alle scuole la stessa attenzione che riserva agli impianti sportivi, non saremmo in questa condizione". Vivere Cernusco chiama in causa anche il suo ex vice: "Neppure Acampora si è mai preoccupato di dare allo spazio di via Lazzati una fisionomia adeguata. E i piccoli, di ritorno dalle vacanze, - conclude Marchetti - si ritroveranno nella stessa situazione". Bar.Cal.