MANUELA MARZIANI
Cronaca

Casarile, bambina di 9 mesi picchiata dal patrigno: "Mario Franchini resti in cella"

Negati i domiciliari, l'accusa è di tentato omicidio aggravato. La legale: il mio assistito è molto provato, chiede sempre della piccola

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Casarile (Milano), 7 ottobre 2022 - Deve rimanere in carcere a Pavia Mario Franchini, il ventottenne accusato di aver colpito e strattonato più volte la bambina di nove mesi figlia della sua compagna. Il gip di Pavia Fabio Lambertucci, che ha interrogato il muratore, respingendo la richiesta dell’avvocato difensore Maria Teresa Gobba di arresti domiciliari, ha confermato che il giovane deve restare in cella. "Dopo aver letto le motivazioni – ha detto l’avvocato difensore –, in accordo con il mio assistito, valuteremo se presentare ricorso".

Se fosse uscito da Torre del Gallo, il giovane di origini calabresi, che nel Milanese sta pagando il mutuo per un piccolo appartamento, avrebbe potuto tornare nel suo alloggio, ma il magistrato ha ravvisato il rischio di reiterazione del reato e gravi indizi di colpevolezza a suo carico. Intanto Franchini è sempre più provato. "Quando lo incontro – ha aggiunto l’avvocato – prima mi chiede notizie della bambina e poi vuole conoscere la sua sorte. È più preoccupato per la piccola, che fortunatamente sta meglio, anche se non è ancora stata dimessa".

Ricoverata da domenica all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, la bimba non è più sedata e ha aperto gli occhi, ma bisogna vedere se e in che misura quanto accaduto sabato pomeriggio in quell’appartamento di via Colombo possa avere conseguenze permanenti, sia in termini fisici che psicologici. "L’accusa è tutta da provare – ha sottolineato l’avvocata Gobba – il mio assistito ha ammesso i fatti, ma ha anche detto di non riuscire a spiegarsi come sia potuto accadere. Lui è affezionato alla bambina, le vuole bene".

E prima di sabato pomeriggio, quando Arianna, la mamma della piccola, ha provato a chiamare il compagno mentre era al lavoro nel reparto panetteria dell’Esselunga di Rozzano senza avere risposta, evidentemente Franchini non aveva mai mostrato segni di aggressività. Tanto che la giovane donna gli ha affidato la sua piccola. "La mia assistita si fidava di lui – ha detto Simona Debora Giannetti di Milano che rappresenta la mamma e la nonna della bambina –. Ora la magistratura dovrà fare le proprie valutazioni, perché Franchini, quando è arrivata la nonna allertata dalla mamma, non ha voluto chiamare i soccorsi". Alla donna il muratore aveva detto che la piccola era caduta dal seggiolone, ma al San Matteo di Pavia è arrivata con una frattura cranica, fratture costali, una emorragia cerebrale e diversi lividi. Per il ventottenne l’accusa è tentato omicidio aggravato.