Mazzo di Rho, puntano il coltello alla gola di un 17enne: arrestati baby rapinatori di 14 anni

La coppia di gemelli si era fatta consegnare lo smartphone e le scarpe, poi aveva intimato alla vittima di andare a casa a prendere 100 euro. Gli inquirenti: collaudato modus operandi

BABYGANG

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Rho, 8 giugno 2023 - "Dacci il cellulare e le scarpe". Prima lo hanno accerchiato, poi con toni minacciosi lo hanno costretto a seguirli in una stradina isolata. Qui gli hanno puntato un coltello e lo hanno costretto a consegnare lo smartphone e le scarpe che indossava. Quando hanno visto che erano consumate hanno desistito e gli hanno chiesto di andare a casa, prendere 100 euro da portare loro come mancato guadagno. Il ragazzino, un 17enne, ha raccontato tutto ai genitori che hanno avvertito il 113.

Due 14enni gemelli e un 17enne, studenti, residenti a Lainate sono stati arrestati dagli agenti del Commissariato di Rho- Pero per rapina aggravata ai danni di un coetaneo. E' successo a Mazzo di Rho. La vittima era appena uscita da scuola, era a piedi e stava rientrando a casa, quando ha incontrato la baby gang. Ha avuto paura, non ha reagito e consegnato loro il cellulare. Le scarpe da ginnastica che indossava, invece, per i tre rapinatori erano troppo sporche e usurate, da qui la richiesta di denaro. Ma quando è arrivato a casa ha raccontato tutto prima ai genitori e poi alla centrale operativa del 113.

I poliziotti in pochi minuti hanno rintracciato i tre minorenni che attendevano la vittima poco distante dall'abitazione, per la consegna dei soldi. Uno di loro aveva in tasca il telefono rubato al 17enne e l'altro il coltello utilizzato per minacciare il giovane. Accompagnati in commissariato sono stati arrestati. L'autorità giudiziaria ha disposto anche il sequestro dei cellulare dei tre minorenni. Secondo gli inquirenti "le modalità spregiudicate dell’aggressione, fanno desumere un collaudato modus operandi piuttosto che un’azione estemporanea". Insomma potrebbe trattarsi di una delle tante rapine commesse ai danni di coetanei. Le indagini continuano.

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