NICOLA PALMA
Cronaca

Milano, prof aggredito e pestaggi in strada: presa la baby-gang

Nei guai 9 minori, avevano un sogno: imitare i Latin King

Un'aggressione

Abbiategrasso (Milano), 6 marzo 2019 - «Pezzo di m., sei qua?! Facevi il Totò Riina a scuola, tira fuori i c. ora, pezzo di m.!». Sono le 17.30 del 6 novembre 2018, ingresso di un oratorio di Abbiategrasso, paesone di 32mila abitanti a 30 chilometri da Milano. J.B., 16 anni, incrocia per caso un suo ex professore. Strattoni e minacce, con la mano nella tasca dei jeans a simulare il possesso di un coltello. Poi interviene un altro ragazzo: «Vieni alle case popolari ché non ci sono telecamere e ti rompo il c. perché sei un’immondizia». L’uomo, terrorizzato, approfitta dell’arrivo di un’altra persona e si allontana. La baby gang non risparmiava nessuno, con il preciso obiettivo, chiarisce il gip Paola Ghezzi, di «controllare il territorio», agendo «come un vero e proprio branco». In cinque, di età compresa tra 16 e 18 anni (i due maggiorenni, due fratelli gemelli, erano minorenni all’epoca dei fatti), sono finiti in carcere per una serie di aggressioni e rapine violente (12 gli episodi contestati al momento) consumate tra il 21 luglio e il 6 novembre; altri quattro, tra i 14 e i 17 anni, sono stati invece collocati in una comunità. 

Il presunto capo V.I., uno dei due maggiorenni attualmente indagati per gli stessi reati, si rivolgeva agli altri come se fossero pandilleros di una gang sudamericana: stando a quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Abbiategrasso, il gruppo si ispirava ai Latin King, pur non avendo mai avuto contatti con esponenti di quella banda. Nelle 15 pagine di ordinanza di custodia cautelare, eseguita ieri mattina dai militari dell’Arma, il giudice del Tribunale dei minori parla di «particolare ferocia». In un’occasione, ad esempio, in quattro se la sono presa con due fratelli che stavano passeggiando nella zona dei Navigli a Milano: prima li hanno presi a pugni, poi hanno rubato loro gli occhiali di vista e infine si sono fatti dare 5 euro per riconsegnarli. Un’altra volta, sono finiti nel mirino due giovani fidanzati, alle 2.50 davanti a un fast food: le vittime sono state costrette a scendere dalla loro Opel Corsa e minacciate; poi il ragazzo è stato buttato a terra e colpito con una raffica di pugni al volto, mentre la ragazza è stata derubata di borsetta e smartphone. Il motivo del blitz? Un colpo di clacson suonato per sbaglio dal conducente della Opel nel momento in cui si era sporto dal finestrino per ritirare gli hamburger. Come dire: poteva succedere a tutti, bastava uno sguardo sbagliato e in molti casi neppure quello. 

Alcuni degli arrestati hanno già precedenti di polizia per furto aggravato, lesioni, estorsione e incendio doloso; ieri mattina, durante le perquisizioni, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 80 grammi di marijuana in un’abitazione e una pistola da soft air senza tappo rosso in un’altra.