GRAZIANO MASPERI
Cronaca

Avvocata ferita a coltellate. È morto l’unico indagato

Paola Marioni fu colpita nel suo studio legale di Milano l’estate di sei anni fa. Giancarlo Donà all’avvio dell’inchiesta era stato sospettato. Nessuna prova.

Avvocata ferita a coltellate. È morto l’unico indagato
Avvocata ferita a coltellate. È morto l’unico indagato

Se n’è andato portando con sé i ricordi di una bruttissima vicenda che lo ha visto coinvolto. Giancarlo Donà è morto, era stato coinvolto nell’inchiesta sul tentato omicidio dell’avvocatessa Paola Marioni, accoltellata nel suo studio di Milano il 20 luglio di sei anni fa. Donà, residente ad Abbiategrasso, era stato l’unico indagato, fino a quando, quasi subito si era capito che non c’entrava nulla con quella tragedia sfiorata. Il procedimento era finito con la richiesta di archiviazione del pm Giovanni Polizzi, in un primo momento respinta dal Gip che aveva sollecitato ulteriori accertamenti nei confronti di Donà. Ma poi si era accertato che Donà era estraneo. "Dall’idea che mi sono fatto in questi anni credo proprio che Donà fosse completamente estraneo alla vicenda – ha commentato l’avvocato Roberto Grittini che ha seguito il caso difendendo l’abbiatense –. Le indagini sono state condotte in maniera meticolosa fin dal principio e non si è mai arrivati a dimostrare un suo coinvolgimento". Gli investigatori arrivarono all’abbiatense in seguito alla diffusione di un video delle telecamere della zona che lo ritraeva camminare in via Pellegrini a Milano, fuori dallo studio dell’avvocatessa Marioni. Qualcuno lo riconobbe. Venne sottoposto ad intercettazioni e perquisizioni. Si cercava il coltello usato per il delitto e un movente.

La vita di Donà è stata costellata da episodi dolorosi. Come quello della morte del figlio, ormai diversi anni fa, in un incidente stradale. Lungo la strada di campagna che da Corbetta porta alla frazione robecchese di Castellazzo dè Barzi.

Una disgrazia, ma per il papà c’era un colpevole. Una persona che lo inseguiva. Non si arrivò a dimostrare nulla, ma Donà arrivò a minacciare il padre di quel giovane che accusava di avere causato la morte del figlio e di avere prove certe.

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